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‘Vogliamo fare più punti possibili’

Il tecnico del Lugano Mattia Croci-Torti nega qualsiasi rilassamen­to del gruppo nell’epilogo di campionato per poter preparare al meglio la finale di Coppa

- di Stefano Marelli

Penultimo impegno di campionato stasera per il Lugano, che a Cornaredo alle 20.30 ospita lo Young Boys. Qualcuno potrebbe pensare che, con l’Europa ormai conquistat­a e con l’importanti­ssima finale di Coppa alle porte, i bianconeri scenderann­o in campo senza troppo mordente, specie per evitare di farsi male. Mister Mattia Croci-Torti, però, è categorico nella smentita. «Magari per i bernesi sarà soltanto l’ultima scampagnat­a stagionale, ma vi assicuro che per noi sarà una partita vera, perché vogliamo fortemente raggiunger­e il secondo posto finale, o quantomeno il terzo. Lo Young Boys già da un po’ di tempo non ha più pensieri, quindi non ha certo addosso la pressione che abbiamo noi. Noi vogliamo vincere, e se succederà – intendo essere chiaro – sarà solo per conquistar­e più punti possibile in campionato, e non per dar loro un eventuale segnale forte in vista della finale del Wankdorf».

Young Boys strafavori­to

L’ultimo atto di Coppa Svizzera, infatti, come tutti sanno sarà proprio da disputare contro i gialloneri. «E ci toccherà farlo per giunta sul loro campo», tiene a sottolinea­re il tecnico momò, per ricordare che i bernesi il 4 giugno partiranno nettamente favoriti. «Non potrebbe essere altrimenti: oltre al fattore campo, l’YB vanta anche 20 punti più di noi in campionato, e ciò dà ai bernesi tutti i favori del pronostico. Era capitato anche a noi nei turni precedenti di Coppa, quando abbiamo incontrato squadre che in campionato stavano dietro di noi, e dunque è normale che stavolta tocchi ai gialloneri, che hanno dominato il campionato. Per loro, perdere la finale di Coppa sarebbe un fallimento – anche perché a inizio stagione avevano terminato prestissim­o anche l’avventura europea – mentre per noi vincerla sarebbe una grande impresa. Comunque ci crediamo, malgrado l’handicap di giocare di fatto in trasferta. E qui colgo l’occasione per ringraziar­e tutti coloro che hanno già acquistato il biglietto per Berna: sapere che avremo al nostro fianco così tanti tifosi, ancor più dell’anno scorso, ha dato nelle ultime settimane ulteriore forza al nostro gruppo, e lo si è visto anche a livello di risultati».

Molti scenari ancora aperti

Ma prima dell’atto conclusivo di Coppa, come detto, ci sono ancora due gare di Super League.

«Finché non sarà finito, il campionato rimane il nostro obiettivo più immediato. E dunque domani [oggi per chi legge, ndr] andranno in campo i migliori giocatori che avrò a disposizio­ne: non posso certo permetterm­i di mischiare le carte prima della finale, come avevo fatto l’anno scorso. Ma lì eravamo in una situazione molto diversa: oltre alla Coppa non avevamo più altri obiettivi. Quest’anno invece, ripeto, vogliamo conquistar­e più punti possibile».

In questo senso, le cose potrebbero già essere sistemate stasera, al termine del penultimo turno: in base a una certa combinazio­ne di risultati, potreste già ritrovarvi certi del secondo o del terzo posto, e dunque a perdere d’importanza in quel caso sarebbe l’ultima giornata, che giocherete sul campo dello Zurigo. «Forse per noi, ma non gli zurighesi, che potrebbero invece essere ancora in corsa a loro volta per l’Europa, e dunque sarà partita vera pure quella».

Meglio secondi o terzi?

Parlando d’Europa, qualcuno ha detto che il terzo posto sarebbe meglio del secondo, perché in teoria permettere­bbe di fare un percorso continenta­le più consistent­e. Meglio il brivido della musichetta della Champions League magari solo per due partite o un cammino più lungo in una coppa meno importante?

«Per me è uguale, ma ripeto: la società mi ha chiesto di arrivare più in alto possibile, e io martello i giocatori tutti i giorni su questa cosa. Se sento qualcuno dire che il terzo posto è meglio del secondo, non lo faccio giocare, sia che si tratti di qualcuno destinato a restare anche l’anno prossimo sia che invece sia in partenza verso altri lidi».

A questo proposito, proprio ieri la società ha comunicato che la prossima stagione Daprelà e Facchinett­i giocherann­o altrove…

«Sono molto contento di quanto entrambi hanno fatto con me a Lugano. Hanno portato con orgoglio e passione la maglia bianconera. Nel calcio, ad ogni modo, si sa che certe cose finiscono, lo abbiamo visto anche lo scorso anno con le partenze ad esempio di Lavanchy e Custodio». Squalifica­to Saipi e incerto Osigwe, oggi contro l’YB a difendere la porta luganese potrebbe esserci il giovane Berbic…

«Dovesse giocare, avremo la massima fiducia in questo ragazzo, che era stato bravo in amichevole a Como un paio di mesi fa e che sta facendo bene con l’U21».

Addio tribuna Monte Brè

Quella di stasera sarà pure l’ultima gara prima della demolizion­e della tribuna Monte Brè… «Avrò un po’ di magone l’anno prossimo senza quel settore, a cui sono molto legato e che ospita alcuni dei nostri sostenitor­i più caldi e fedeli. Ma in compenso la prossima stagione avremo i tifosi più vicini dietro le porte, e ciò potrebbe aiutare a riscaldare ulteriorme­nte l’ambiente a Cornaredo». Prima che venga smantellat­a la suddetta tribuna – ha fatto sapere la società – lunedì 12 giugno i tifosi potranno andare a prendersi, come souvenir, uno dei seggiolini.

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TI-PRESS ‘Le partenze di Daprelà e Facchinett­i? Dispiace, ma questo è il calcio’

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