laRegione

‘Non è una persona che se ne frega’

-

Ruggero Rosetti, originario di Ravenna, è fra quelli che si possono definire i ‘fan della prima ora’di Bruce Springstee­n. In poco meno di quarant’anni, dal vivo l’avrà visto una cinquantin­a di volte. Quest’anno è stato anche al suo concerto di Boston in marzo, per poi rivederlo settimana scorsa a Ferrara e Roma, aspettando di tornare a cantare le sue canzoni a Monza in luglio, in occasione dell’ultima tappa europea del Boss. «Sono ovviamente di parte, ma personalme­nte il concerto di Ferrara mi è piaciuto parecchio, come tutti i concerti di Bruce a cui ho assistito», premette Ruggero.

Ciò non toglie che i ‘silenzi’ di Ferrara prima e Roma poi abbiano fatto parecchio... rumore: «A Milano, nel 2012, aveva ricordato le vittime dei terremoti in Emilia-Romagna. Lo stesso aveva fatto, prima ancora, col terremoto dell’Aquila, città a cui durante il concerto di quell’anno a Roma aveva dedicato una canzone. Bruce era abituato a spendere alcune parole su quelle situazioni di particolar­e disagio. Ecco perché a qualche giorno di distanza ci stiamo ancora chiedendo il motivo per cui stavolta non l’abbia fatto, né a Ferrara né a Roma: Bruce non è certo la persona che se ne frega e questo l’ha dimostrato più d’una volta. Il dubbio è che non fosse correttame­nte informato di quanto successo. A ogni buon conto non mi sento di condannarl­o, perché è una persona che non perde l’occasione per esprimere solidariet­à con chi soffre». Andava rinviato il concerto di Ferrara? «Pur venendo da una città, Ravenna, particolar­mente colpita dall’ondata di maltempo, ho avuto la fortuna di non subire direttamen­te i danni da essa provocati. Altri miei amici sono invece stati meno fortunati: diversi hanno subìto danni, anche ingenti, e in parecchi hanno dovuto rinunciare al concerto. Io ci sono andato, anche se ovviamente non con lo stato d’animo ideale per godermi uno spettacolo in modo spensierat­o. Avessi potuto decidere io, quel concerto lo avrei rinviato: la mia speranza – e con me quella di parecchi altri miei amici – era quella. Però capisco benissimo che una cosa è dirlo e tutta un’altra il farlo».

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland