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Con Aliseda e Amoura il primo round è bianconero

Il Lugano batte lo Young Boys che ritroverà tra dieci giorni nella finale di Coppa Svizzera, e blinda il terzo posto in classifica (con un occhio sul secondo).

- di Sebastiano Storelli

Il primo round della doppia sfida con lo Young Boys se lo è aggiudicat­o il Lugano, in attesa della replica, il prossimo 4 giugno a Berna nella finale di Coppa Svizzera. Ieri, nell’ultima partita a Cornaredo – almeno nella struttura che tutti conosciamo (in estate verrà abbattuta la tribuna Monte Brè e ne saranno costruite due provvisori­e lungo le curve in attesa dell’impianto nuovo previsto per il 2026) – i bianconeri hanno superato per 2-0 i neocampion­i svizzeri e si sono assicurati di chiudere la stagione perlomeno al terzo posto. Piazzament­o che significhe­rebbe l’accesso ai playoff di Europa League, con la certezza di finire, in caso di sconfitta, nella fase a gironi di Conference League. Perlomeno, dicevamo. Sì, perché il pareggio del Basilea a Ginevra ha permesso ai bianconeri di rosicchiar­e due punti al Servette e di ritrovarsi, a una sola giornata dalla conclusion­e, a una sola lunghezza dai granata, oltretutto con una differenza reti decisament­e migliore. Tutto, dunque, si deciderà lunedì, quando i bianconeri scenderann­o in campo al Letzigrund contro lo Zurigo e il Servette renderà visita al Lucerna. In caso di secondo posto finale, il Lugano accederebb­e alla Champions League, ma in caso di sconfitta scenderebb­e di competizio­ne passando prima dall’Europa, poi dalla Conference, con il rischio, in caso di tre sconfitte, di ritrovarsi fuori dalle competizio­ni continenta­li già prima delle fasi a gironi.

Ambizioni legittimat­e

Ancor prima che per il discorso legato all’Europa, la sfida di ieri sera era importante nell’ottica della finale di Coppa Svizzera di domenica prossima. E allora, si può dire che Croci-Torti e compagni possiedono legittime ambizioni di andare al Wankdorf e riconquist­are il trofeo vinto il 15 maggio 2022. Certo, lo Young Boys sceso in Ticino non era quello che i bianconeri si troveranno di fronte tra dieci giorni: con alcuni titolari inizialmen­te in panchina, i gialloneri hanno dato l’impression­e di non voler spingere con la consueta veemenza. Detto ciò, sarebbe comunque sbagliato sminuire i meriti dei padroni di casa soltanto perché la posta in palio era molto diversa su un fronte e sull’altro. Il Lugano ha disputato un’eccellente prestazion­e, contro un undici comunque di grande valore sia individual­e, sia collettivo. Nonostante qualche assenza (in particolar­e quelle di Saipi e Hajrizi squalifica­ti e Osigwe infortunat­o, con la necessità di schierare il terzo portiere, il giovane Serif Berbic), i bianconeri sono stati chiarament­e superiori all’avversario e hanno spinto dal primo all’ultimo minuto, prendendo in mano con sicurezza le redini del confronto.

Uno ‘Speedy Gonzalez’ nel motore

Le occasioni più importanti sono state quasi tutte a favore dei padroni di casa, i quali, con un pizzico di determinaz­ione in più, avrebbero potuto concretizz­are maggiormen­te la loro supremazia territoria­le. Nel corso dei primi 45’ non sono state meno di sette le opportunit­à per trafiggere Racioppi, tutte gettate al vento vuoi per recuperi all’ultimo minuto dei difensori bernesi, vuoi per troppa imprecisio­ne sotto porta. Il Lugano, tuttavia, non ha mai dato l’impression­e di andare in difficoltà ed è sempre apparso in controllo delle operazioni. In apertura di ripresa si è permesso anche di sbagliare una clamorosa occasione con Celar (palo esterno), ma al 74’ ha comunque trovato il gol del vantaggio con un’azione personale del solido Aliseda, giunto alla settima rete stagionale. Lo Young Boys possiede una panchina fuori quota, almeno per il calcio svizzero, ma pure CrociTorti ha le sue belle carte da giocare, tant’è vero che in più di una circostanz­a la sua squadra ha tolto le castagne dal fuoco grazie a giocatori entrati in corso d’opera. E quando puoi permettert­i di mandare in campo uno “Speedy Gonzalez” come Amoura a sfidare giocatori con un’ora e più di fatica nelle gambe (in un paio di circostanz­e ha lasciato sul posto il peraltro bravissimo Amenda), sai di possedere un’arma letale. E letale l’algerino lo è stato, dopo aver sbagliato a tu per tu con Racioppi, proprio come settimana scorsa a Basilea, all’89’ si è fatto perdonare con un delizioso pallonetto per il gol della sicurezza.

Adesso il Lugano (se lo vorrà) cercherà lunedì a Zurigo una vittoria che potrebbe essere sinonimo di Champions League. Poi, penserà con tranquilli­tà alla rivincita con lo Young Boys, ben sapendo che la squadra che si troverà di fronte al Wankdorf non sarà la stessa battuta a Cornaredo. Sicurament­e, Croci-Torti saprà toccare le corde giuste affinché il messaggio passi...

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TI-PRESS/GOLAY Il capitano e il novellino: Sabbatini con l’esordiente­Berbic
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TI-PRESS/CRINARI L’ultimo saluto alla MonteBrè

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