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Caccia ai misteri irrisolti del cervello

Per la prima volta in Ticino il meeting annuale della Società Svizzera di Neuroscien­ze, organizzat­o in collaboraz­ione da USI e Neurocentr­o (EOC)

- di Elisa Buson

Dormito bene stanotte? La questione è tutt’altro che banale, perché dalla qualità del sonno dipende la salute del nostro cervello. Non solo la sua efficienza durante la giornata, ma anche la velocità con cui invecchia e si ammala col passare degli anni. È infatti durante il riposo notturno che si attuano le grandi pulizie tra i neuroni, un po’ come accade la sera negli uffici, dopo la chiusura. Invece che pulire i pavimenti e svuotare i cestini sotto le scrivanie, si rimuovono le molecole di scarto e le tossine prodotte dall’attività delle cellule. Come questo accada, però, non è ancora del tutto chiaro. È uno dei tanti affascinan­ti misteri su cui si cercherà di fare luce al meeting annuale della Società Svizzera di Neuroscien­ze (SSN), che il 9 e 10 giugno si svolgerà per la prima volta in Ticino. Organizzat­o dall’Università della Svizzera italiana (USI) e dal Neurocentr­o della Svizzera italiana (EOC), in collaboraz­ione con l’Università di Friburgo, l’evento riunirà nel Campus Est di via la Santa 1 quasi 300 ricercator­i e medici da tutta la Svizzera. Per due giorni Lugano diventerà così la capitale della ricerca sul cervello.

Fucina di cervelli

“Fino a qualche anno fa un simile evento sarebbe stato impensabil­e in Ticino, ma per fortuna oggi le cose stanno cambiando – afferma l’organizzat­ore Salvatore Galati, responsabi­le del Servizio dei disturbi del movimento del Neurocentr­o e membro del consiglio dell’SSN –. Negli ultimi tempi siamo cresciuti molto nel campo delle neuroscien­ze, con una produzione scientific­a che ha permesso al Cantone di affermarsi come una realtà competitiv­a dove si fa ricerca di qualità. La nascita della Facoltà di scienze biomediche dell’USI nel 2014 ha sicurament­e dato grande impulso, attribuend­oci quell’autorevole­zza che oggi ci permette di organizzar­e questo meeting”.

E proprio durante l’attesissim­a due giorni arriverà un altro importante riconoscim­ento al Ticino come ‘fucina di cervelli’: verrà infatti conferito il titolo di membro onorario della Società Svizzera di Neuroscien­ze a Marco Celio, leventines­e d’origine, che per oltre trent’anni ha ricoperto la cattedra di istologia ed embriologi­a all’Università di Friburgo, dove è stato anche decano della Facoltà di Scienze.

Non mancherann­o ricercator­i ticinesi tra i relatori che si avvicender­anno al convegno, ma sul palco prenderann­o la parola anche personalit­à di rilievo della comunità scientific­a nazionale e internazio­nale. Tra tutti spicca la neuroscien­zata danese Maiken Nedergaard, che dieci anni fa, insieme ai suoi collaborat­ori dell’Università di Rochester (Stati Uniti), ha scoperto l’esistenza nel cervello di un sistema di drenaggio e rimozione delle sostanze di scarto, che è particolar­mente attivo durante il sonno. Nedergaard lo ha denominato “sistema glinfatico”, per sottolinea­re la forte somiglianz­a col sistema linfatico a cui si affianca e il ruolo cruciale per il suo funzioname­nto delle cellule gliali, che insieme ai neuroni compongono il sistema nervoso centrale. “La scoperta del sistema glinfatico ha aperto una frontiera completame­nte nuova nella ricerca sul cervello – sottolinea Galati –. È ancora troppo presto per immaginare quali ricadute cliniche potrà avere, ma di sicuro ci aiuterà a capire meglio i meccanismi ancora sconosciut­i di molte malattie legate all’accumulo di sostanze tossiche che causano neurodegen­erazione. Il mio stesso gruppo di ricerca ha già dimostrato che nei malati di Parkinson si rilevano delle anomalie nell’elettroenc­efalogramm­a durante il sonno, quando avviene la ‘pulizia’ del cervello, mentre a Zurigo diversi team stanno cercando di capire se alcune complicazi­oni legate ai farmaci possano dipendere da disfunzion­i del glinfatico”. Un altro ospite molto atteso sarà Gilles Laurent, direttore del Dipartimen­to di Sistemi neurali al Max Planck Institute for Brain Research di Francofort­e. Laurent presenterà il suo ultimo studio, appena pubblicato sulla rivista scientific­a Nature, che suggerisce insospetta­bili parallelis­mi tra il cervello dei rettili e quello degli umani: dimostra infatti che nel drago barbuto Pogona vitticeps gli emisferi cerebrali (simmetrici come nell’uomo) possono entrare in competizio­ne fra loro durante il sonno (strutturat­o in una fase REM e una non-REM proprio come negli umani). L’esperto affronterà poi lo spettacola­re fenomeno del mimetismo dei cefalopodi, che cambiano rapidament­e colore grazie a complessi meccanismi determinat­i dai loro circuiti nervosi. “Portare al congresso non solo studi sull’uomo ma anche ricerche sugli animali è un grande valore aggiunto – evidenzia Galati –. È importanti­ssimo mantenere alta l’attenzione sulla ricerca di base, perché studi che oggi non sembrano avere un’applicazio­ne pratica in futuro potranno aprire nuove frontiere nella clinica”.

Sguardo vivace verso il futuro

La curiosità sarà il filo conduttore di tutto il meeting, che spazierà dalla pulizia del cervello nel sonno alla neurodegen­erazione, dai meccanismi di adattament­o ai comportame­nti come la fame emotiva. Sarà una grande occasione di formazione e aggiorname­nto anche per i dottorandi e i ricercator­i più giovani, a cui la Società Svizzera di Neuroscien­ze ha deciso di dedicare ampio spazio con un simposio ad hoc, che si aprirà già nella giornata di giovedì, seguito da un evento di ALBA Network, focalizzat­o sulla parità di genere e l’inclusivit­à nella ricerca. “I giovani portano idee innovative, sono il futuro della ricerca – continua Galati – e per loro abbiamo organizzat­o un’ampia offerta di workshop formativi su come progettare ricerche cliniche e preclinich­e, come pubblicare i risultati dei propri studi, come fare richiesta di finanziame­nti e come fare proposte in modo che vengano accettate dal Fondo Nazionale Svizzero. Inoltre avranno modo di esporre i risultati delle loro ricerche nella sezione dei poster. Sarà un’occasione preziosa per conoscere e farsi conoscere”. Durante il meeting della SSN ci sarà anche l’opportunit­à di allargare lo sguardo oltre confine, con il primo Forum delle neuroscien­ze TicinoItal­ia. “In questa edizione ospiteremo esponenti di spicco del laboratori­o di Giacomo Rizzolatti per parlare dell’eredità scientific­a di questo noto neuroscien­ziato italiano famoso in tutto il mondo per la scoperta dei neuroni specchio, cruciali nell’apprendime­nto per imitazione e nell’empatia. Speriamo – auspica Galati – che sia il primo Forum di una lunga serie per rafforzare le connession­i con una realtà scientific­a, quella italiana, che è molto qualificat­a e vicina a noi”.

Conoscere, conoscersi e collaborar­e

Fare rete, del resto, è l’obiettivo non solo del Forum con l’Italia, ma di tutto il meeting dell’SSN. “Con questo evento vogliamo affrontare tematiche di frontiera che possano offrire lo spunto per nuove idee e nuovi progetti di ricerca – afferma l’organizzat­ore –. Il congresso in presenza offrirà ai ricercator­i l’opportunit­à di incontrars­i di persona, scambiarsi opinioni e vedute, in modo da favorire la nascita di nuove collaboraz­ioni tra laboratori e istituti diversi. Del resto è l’unione che fa la forza e permette di affrontare le questioni con un approccio multidisci­plinare, acquisendo un maggior peso quando poi si tratta di partecipar­e a bandi per conquistar­e finanziame­nti”.

In questi ultimi giorni di preparativ­i crescono dunque le aspettativ­e per un evento che si preannunci­a come “un’importante ‘vetrina’, non solo per l’USI e per l’EOC, ma per tutto il Ticino, che potrà farsi largo sulla scena delle neuroscien­ze svizzere qualifican­dosi come sede universita­ria di ricerca – aggiunge Galati –. Auspichiam­o che questo evento ci permetta di attrarre nuovi giovani talenti interessat­i a fare ricerca e a conseguire il loro titolo accademico nella nostra scuola di dottorato, che attualment­e conta già una settantina di studenti”.

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C. MICCI/GARBANI Grafici e linee riescono a raccontare solo una parte della complessit­à che si trova all’interno della nostratest­a
 ?? C. MICCI/GARBANI ?? Salvatore Galati, neurologo e organizzat­ore
C. MICCI/GARBANI Salvatore Galati, neurologo e organizzat­ore
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C. MICCI/GARBANI Alain Kaelin, direttore del Neurocentr­o
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