Decreto d’accusa per l’agente: ‘Ha abusato della sua autorità’
Proposta una pena pecuniaria di 30 aliquote giornaliere
Per il procuratore generale Andrea Pagani c’è stato un “abuso di autorità”. Quel sabato sera (era il 15 aprile scorso) nell’intervenire sulla piazzola di un distributore di via Comacini a Chiasso, un agente della Polizia comunale cittadina è andato al di là del dovuto, facendo sbattere la testa di un uomo, fermato e già immobilizzato, sul cofano dell’auto di servizio. Un episodio ripreso da un video, poi diffuso attraverso la rete dei social media. Quanto basta, insomma, per costargli un decreto d’accusa e una pena pecuniaria di 30 aliquote giornaliere, sospesa condizionalmente, con il pagamento di una multa e delle spese giudiziarie.
Adesso il poliziotto avrà dieci giorni di tempo per decidere se impugnare o meno la decisione. Ovvero lo stesso lasso di tempo che si concede il Municipio prima di decidere sul da farsi.
‘Faremo le nostre valutazioni’
Ufficialmente a Palazzo civico ieri non era ancora giunta nessuna comunicazione. Riunito per la sua seduta settimanale, l’esecutivo si è limitato a prendere atto di quanto comunicato dalla Procura. «Una volta trascorsi i tempi tecnici della procedura, valuteremo il caso – ci conferma Sonia Colombo-Regazzoni, a capo del Dicastero sicurezza pubblica –. L’inchiesta amministrativa è già stata aperta e aspettavamo di conoscere la decisione del procuratore generale – giunta a poco più di un mese dai fatti, una volta aperto un incarto e completati gli accertamenti penali, ndr – per poi pronunciarci sulla sanzione da applicare, facendo le debite proporzioni».
Il ventaglio delle misure va dall’ammonimento alla sospensione, passando per la multa. Per conoscere l’epilogo della vicenda anche sul versante amministrativo occorrerà, dunque, attendere un paio di settimane.
In sospeso c’è pure un altro caso che vede al centro, questa volta, una decina di rappresentanti delle forze dell’ordine, tra cui un altro agente della Polizia comunale di Chiasso, poi sospeso. I fatti, che rimandano a un altro fermo ‘muscoloso’ sul quale sono ancora in corso degli accertamenti, aveva fatto parlare e agire la Procura. Il procedimento aperto, pure qui, dal procuratore generale Andrea Pagani, ha messo sotto la lente il comportamento tenuto dai poliziotti in occasione dell’arresto di due magrebini richiedenti l’asilo, avvenuto la notte tra il 25 e il 26 gennaio scorsi a Balerna. I reati ipotizzati sono abuso di autorità, lesioni semplici e favoreggiamento. E pure qui a testimoniare i fatti vi è un filmato delle telecamere di videosorveglianza.