laRegione

Accolto il postulato per lo studio del corridoio

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Il Consiglio federale ha sposato il postulato proposto dai consiglier­i nazionali Marco Romano (Centro) e Christian Wasserfall­en (Gruppo liberale Fdp) e mirato ad alleggerir­e l’A2 e il valico di Brogeda con la costruzion­e di un corridoio autostrada­le sotterrane­o tra Stabio e Gaggiolo. La proposta, firmata dai due deputati, è stata accolta ieri anche dal Consiglio nazionale con 124 favorevoli e 68 contrari. Il governo viene dunque invitato, nell’ambito del decreto federale sulla Fase di potenziame­nto 2023 delle strade nazionali, a elaborare a medio termine uno studio per la realizzazi­one di un possibile ulteriore collegamen­to con l’Italia. Diversi deputati della Sinistra hanno ribadito il loro punto di vista, contrario: ‘Se si seminano strade si raccoglie traffico’. Verdi, socialisti e verdi liberali ritengono inoltre che con gli investimen­ti previsti per le strade nazionali (due crediti per oltre 13 miliardi di franchi) i problemi non saranno risolti ma solo spostati. «Lo si è visto a Mendrisio – ha affermato il deputato Bruno Storni (Ps) –, con il nuovo svincolo gli ingorghi non sono spariti, ma spostati più a nord».

Ma c’è già chi alza un muro

Costernati nell’apprendere la notizia anche i Verdi del Mendrisiot­to che non riescono “a capacitars­i – scrivono in un comunicato stampa – dell’ennesima proposta calata da Berna, che mira a migliorare il problema del traffico costruendo nuove strade”. Il problema “è esattament­e lo stesso che per il progetto PoLuMe: è del tutto illusorio pensare che nuove corsie di asfalto stradale possano fluidifica­re il traffico, perché il traffico veicolare lo promuovono e lo moltiplica­no, divorando ulteriore terreno naturale”. Gli abitanti del Mendrisiot­to “si ritrovereb­bero così con un ambiente sempre più degradato e inquinato, con la sola magra consolazio­ne di non vedere le auto perché la nuova autostrada potrebbe essere interrata”. A fare argine alla sola idea di scavare un corridoio autostrada­le fra Stabio e la dogana del Gaggiolo, oltre ai Cittadini per il territorio (cfr. ‘laRegione’ di ieri) c’è anche l’Ata della Svizzera italiana, che contrappon­e altre cifre, che cambiano la prospettiv­a. “Dai conteggi del traffico del 2022, ai valichi nella regione a ovest del Mendrisiot­to durante la settimana ci sono stati in media 51’572 passaggi giornalier­i nelle due direzioni. Nella regione del Basso Mendrisiot­to sono 63’682 passaggi. In totale quasi 15’000 passaggi in meno di quanto indicato dai media”, si spiega in una nota. Di conseguenz­a, si chiede l’Ata, “ha senso allora costruire una nuova strada sottoterra per 5’000 veicoli al giorno, con una produzione di gas a effetto serra non indifferen­te e che causerebbe la perdita di un terreno pregiato che rappresent­a uno degli ultimi paesaggi seminatura­li nell’alto Mendrisiot­to e valorizzat­o grazie al progetto del Parco del Laveggio? La risposta è semplice: no, grazie”.

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