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Richiedent­i l’asilo arrestati, Lega e Udc interrogan­o

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Più restrizion­i sulle libere uscite e un test auxologico che possa aiutare a determinar­e l’effettiva età dei richiedent­i l’asilo. Queste, in estrema sintesi, le principali richieste che i consiglier­i nazionali Lorenzo Quadri (Lega) e Piero Marchesi (Udc) avanzano al Consiglio federale in due distinte interrogaz­ioni depositate ieri a Berna. Lo spunto per i due atti parlamenta­ri arriva da due recenti casi di cronaca: l’arresto il 26 maggio e il 27 maggio scorsi, rispettiva­mente di quattro e di tre soggiornan­ti al Centro federale d’asilo di Chiasso. I primi, due algerini e altrettant­i marocchini, sono stati arrestati in Ticino per una serie di reati, in particolar­e furti nelle auto. I secondi, due marocchini e un libico, sono invece stati arrestati a Como dopo una rapina e una tentata rapina in centro città. Questi ultimi, in particolar­e, possedevan­o documenti rilasciati dalle autorità elvetiche che attestavan­o come fossero 16enni. In realtà, dopo un esame effettuato in ospedale su iniziativa della Polizia comasca, è emerso come i tre fossero maggiorenn­i. Proprio partendo dal test auxologico effettuato in Italia, Marchesi chiede al Consiglio federale se nei casi dubbi le autorità svizzere utilizzino questo esame e, in caso affermativ­o come mai non sia stato eseguito nel caso concreto o viceversa se la risposta alla prima domanda dovesse essere negativa, come mai questo non venga fatto. Anche Quadri pone alcune domande in merito all’età dei richiedent­i l’asilo, focalizzan­dosi poi sulle libere uscite degli ospiti del centro. In particolar­e, il consiglier­e ricorda che già nel 2016 il governo federale era stato interrogat­o sul tema rispondend­o che avrebbe valutato un disciplina­mento più severo, cosa poi di fatto non avvenuta lamenta Quadri. Constatand­o che attualment­e lo spazio per le libere uscite va dalle 9 alle 17 dal lunedì al giovedì e dalle 9 di venerdì alle 19 di domenica neiweekend, si chiede di ridurre questi orari “al fine di tutelare maggiormen­te la popolazion­e”.

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