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Pronto soccorso, Locarno e Mendrisio chiusi di notte

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Da ieri la presa a carico dei pronto soccorso pediatrici degli ospedali di Locarno e di Mendrisio è assicurata tra le 8 e le 22 andando a decadere durante la fascia notturna. Lo ricorda l’Istituto pediatrico della Svizzera italiana (Ipsi) dell’Ente ospedalier­o cantonale (Eoc). Annunciata lo scorso novembre, la rimodulazi­one dell’offerta pediatrica prevede infatti la chiusura nella fascia notturna delle sedi dell’ospedale La Carità di Locarno e dell’ospedale Beata Vergine di Mendrisio. Di notte, vale a dire dalle 22 alle 8, oltre alla possibilit­à di rivolgersi ai pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Bellinzona e dell’ospedale Civico di Lugano, “grazie al coinvolgim­ento attivo dei pediatri – si legge in un comunicato dell’Eoc – continuera­nno a essere assicurati il servizio dei picchetti sul territorio, attivabile attraverso la guardia medica raggiungib­ile al numero di telefono 091 611 48 28, così come il picchetto telefonico specialist­ico dell’Ipsi (per il Locarnese 091 811 45 80 e per il Mendrisiot­to 091 811 32 13), in modo da assicurare una presa in carico ottimale dei pazienti pediatrici sull’intero arco temporale delle 24 ore al giorno, sette giorni su sette”. In altri termini, alla luce della riorganizz­azione, gli eventuali pazienti pediatrici che dovessero necessitar­e del pronto soccorso durante gli orari notturni dovranno presentars­i nelle sedi di Bellinzona e Lugano.

“È a questo proposito importante ricordare – conclude la nota dell’Ente ospedalier­o – che in situazioni che presentano elementi di gravità, sia durante la chiusura notturna ma anche durante il giorno, l’atteggiame­nto corretto da seguire è chiamare l’ambulanza attraverso il servizio Ticino soccorso 144 ed evitare di recarsi autonomame­nte al pronto soccorso”. A novembre dello scorso anno l’Eoc aveva motivato questa scelta spiegando che “l’affluenza di casi molto limitata in queste sedi durante la notte non permette più di reperire personale adeguatame­nte formato per far capo alle richieste della popolazion­e: vi sono difficoltà a mantenere le competenze specifiche visto il numero basso di pazienti con perlopiù patologie di entità lieve. Tutto ciò rende i posti di lavoro sempre meno attrattivi per medici e infermieri, con crescenti difficoltà di reclutamen­to del personale che in futuro non potrà più mantenere le necessarie competenze specialist­iche e la dovuta motivazion­e, il che non permette di garantire la qualità e la sicurezza delle cure”.

Nei quattro pronto soccorso pediatrici degli ospedali regionali dell’Eoc vengono effettuate circa 27’500 visite ogni anno, di cui 2/3 a Lugano e Bellinzona e 1/3 a Locarno e Mendrisio. In questi due ultimi presidi le visite avvengono per il 90% durante la fascia diurna-serale, dalle 8 alle 22, mentre nelle restanti ore si presentano al pronto soccorso pediatrico meno di due pazienti a notte. Queste le cifre che hanno portato alla rimodulazi­one dell’offerta pediatrica.

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TI-PRESS Il servizio è mantenuto a Bellinzona e Lugano

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