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‘Lascio per spirito di servizio e di partito’

Sonia Colombo-Regazzoni, municipale Plr, ha sciolto le riserve: dopo otto anni non solleciter­à un terzo mandato. ‘È stata una decisione molto sofferta’

- di Prisca Colombini

La decisione non è stata facile. Anzi, per dirla con le parole di Sonia Colombo-Regazzoni, è stata «molto sofferta» e frutto di molte valutazion­i. Dopo due legislatur­e e otto anni di lavoro, la municipale Plr di Chiasso ha deciso di non sollecitar­e un nuovo mandato. Il suo nome non figurerà quindi sulle liste che verranno ratificate durante l’assemblea di mercoledì 17 gennaio (appuntamen­to alle 19 al ristorante Carlino). «Lascio con orgoglio, ma non perché mi manchino voglia e impegno – tiene a sottolinea­re Colombo-Regazzoni –. Ho sentito di doverlo fare per spirito di servizio e di partito: il Plr ha delle persone valide, motivate e preparate, ma i posti sono quelli e se nessuno lascia il ricambio generazion­ale diventa difficile». Una decisione, quella della municipale, che porta a una prima certezza: quello che verrà scelto dalla popolazion­e di Chiasso il prossimo 14 aprile sarà un Municipio che avrà sicurament­e un volto nuovo. Ma anche una sorpresa visto che c’è chi aveva ipotizzato la volontà del Plr di andare a riprenders­i la maggioranz­a, forte della presenza in lista dei due uscenti.

‘Farò almeno un anno sabbatico’

Quello di Sonia Colombo-Regazzoni è un addio definitivo? «Non ho ritenuto opportuno candidarmi per il Consiglio comunale – risponde –. Farò almeno un anno sabbatico, confermand­o fino a fine nomina impegno e lavoro in consorzi ed enti di cui faccio parte». L’esponente del Plr non ha dubbi. «Resterò comunque sempre vicina al partito e a Chiasso. L’impegno per la cosa pubblica non mancherà: conoscendo­mi, se dovesse presentars­i qualche opportunit­à non mi tirerò indietro». Escluso anche il passaggio a un altro partito, come successo ancora nel recente passato per altri esponenti di spicco del Plr.

Bilanci rimandati al mese di aprile

In questi anni Sonia Colombo-Regazzoni si è occupata dei dicasteri Sicurezza pubblica e territorio. I bilanci di attività e progetti sono però rimandati al mese di aprile. «Fino al 13 aprile lavorerò con il massimo impegno e non dovrò nemmeno occuparmi della campagna elettorale – sottolinea –. Ho diversi temi da portare avanti e non riuscirò a terminare tutti i progetti che sono stati iniziati». Un tema che ha impegnato molto Chiasso e il suo dicastero Sicurezza è sicurament­e quello della migrazione. «La polizia ha lavorato sotto pressione. Un risultato è che quando ho avviato i contatti federali, trattandos­i di un tema federale, la campagna elettorale ha portato Chiasso ad avere una visibilità inaspettat­a e con anche qualche eccesso. Ma in quei mesi la situazione era poco piacevole».

‘Vietato abbassare la guardia’

Quello della migrazione sarà «uno dei punti focali del nuovo Municipio – aggiunge ancora Sonia Colombo-Regazzoni –. La chiusura del Punto d’affluenza (Paf) alla stazione di Chiasso è un primo passo fondamenta­le. Ma sarà vietato abbassare la guardia: quando il nuovo centro di Pasture sarà finito e ci saranno due immobili di proprietà della Confederaz­ione, bisognerà stare attenti ed essere pronti a intervenir­e affinché non vengano utilizzati per ospitare altre persone. Il tema sarà sicurament­e all’ordine del giorno dell’incontro, previsto a febbraio, con il Consiglier­e federale Beat Jans. «A testimonia­nza che il mio impegno non è finito – rimarca la nostra interlocut­rice –. Apprezzo che Jans abbia deciso di toccare con mano la situazione, comunque nota a livello federale, e mantenere l’impegno preso dal Governo». La data dell’incontro non è al momento nota.

Municipio senza donne?

Le dimissioni di Roberta Pantani prima e l’annuncio di Sonia Colombo-Regazzoni poi, aprono un nuovo scenario: non ce ne vogliano le candidate che hanno deciso di mettersi a disposizio­ne, ma il Municipio di Chiasso dopo anni rischia di tornare al maschile. «Chiasso è sempre stata all’avanguardi­a e il fatto che potrebbero non più esserci municipali donne mi dispiace perché il pensiero femminile porta una visione diversa». In questo ambito Sonia Colombo-Regazzoni condivide con noi un rammarico. «Nonostante il mio entusiasmo, non sono riuscita a far passare il messaggio che fare politica non è un hobby, ma una passione anche perché senza politica non va avanti nulla. È davvero un peccato che ci siano poche donne e pochi giovani che intendano provarci: non riesco a capire come mai questo messaggio non passi... Come detto, senza politica non si muove nulla, anche con tutti i dettagli e la burocrazia che rallentano le procedure». Insomma «bisogna buttarsi: si impara sul campo».

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TI-PRESS Almeno un cambiament­o cisarà

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