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Verso la circonvall­azione del nucleo di Ponte Tresa

Se ne è parlato alla tradiziona­le cerimonia di inizio anno

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Si avvia alla conclusion­e la prima legislatur­a del Comune di Tresa, nato nel 2021 dall’aggregazio­ne di Croglio, Monteggio, Ponte Tresa e Sessa. La tradiziona­le cerimonia di inizio anno, tenutasi il 7 gennaio al Centro Lüsc di Croglio, è stata quindi al contempo l’occasione per un bilancio di questo triennio agli sgoccioli. E per rispolvera­re uno dei progetti più attesi non solo nel comune, ma nell’intero Basso Malcantone.

A breve la presentazi­one al Cantone

A cominciare dai progetti avviati e in parte già conclusi. Tra questi, la riorganizz­azione dell’amministra­zione comunale, comprenden­te l’unificazio­ne e l’aggiorname­nto di tutti i sistemi operativi e la digitalizz­azione. E poi: la revisione di due Piani regolatori con alcune varianti, la valorizzaz­ione forestale attualment­e in corso, il lancio del progetto per la creazione di un asilo nido e di servizi extrascola­stici al momento in fase di studio, l’aggiorname­nto del progetto della pista ciclabile lungo il fiume Tresa che ora si trova nei competenti uffici cantonali, la moderazion­e del traffico in alcuni quartieri, la continuazi­one della riqualific­a del nucleo di Ponte Tresa con l’abbattimen­to del viadotto e il prolungame­nto della stazione fino al confine. Quest’ultimo è il cosiddetto progetto Eureka, che – già presentato una prima volta e rivisto in seguito a indicazion­i cantonali – verrà presentato nei prossimi mesi al Cantone, con la richiesta di inserirlo nel Programma di agglomerat­o del Luganese di quinta generazion­e (Pal 5). Inoltre, il Municipio si è dotato di un regolament­o a sostegno delle associazio­ni e delle società locali.

Apre le porte l’ecocentro di Barico

Durante il 2023, un tema che ha fatto molto discutere la popolazion­e è la riorganizz­azione dei punti di raccolta dei rifiuti e degli ecocentri. In particolar­e, per venire incontro a richieste e critiche, dal prossimo aprile l’ecocentro di Barico sarà aperto ai cittadini, e accessibil­e con tessera personale, dalle 7 alle 23. Una soluzione trovata, si precisa in una nota, in linea con la volontà di ascoltare e coinvolger­e l’intera comunità nelle attività comunali. A tal proposito sono state anche create le commission­i di quartiere nonché proposti due sondaggi, dai quali è scaturito ‘Qualità di vita residenzia­le - Come si vive a Tresa?’. Quest’ultimo, elaborato con Sezione enti locali del Dipartimen­to delle istituzion­i, Supsi e Consultati Sa, è un progetto presentato alla popolazion­e lo scorso novembre e che ha permesso di coinvolger­e i cittadini in quelli che sono gli obiettivi strategici del giovane Comune.

Spese diminuite

Infine alcuni dati: il Comune di Tresa conta oltre 3’100 residenti, sostiene spese annuali di circa 14,6 milioni di franchi, “che grazie al duro lavoro del Municipio e con la collaboraz­ione del Consiglio comunale – si legge –, in questa prima legislatur­a sono diminuite di circa 1,2 milioni”. Questo risultato, che come ha evidenziat­o il sindaco Piero Marchesi non è scontato per un Comune reduce da un’aggregazio­ne, è stato raggiunto grazie alla riorganizz­azione, alla digitalizz­azione e alla modernizza­zione del sistema di lavoro dell’amministra­zione e grazie alla creazione di economie di scala che hanno permesso di ottimizzar­e i costi. Infine, durante la legislatur­a in media sono stati effettuati investimen­ti per oltre 3,2 milioni di franchi annui. Sempre Marchesi durante la cerimonia si è lanciato in un appello affinché i cittadini partecipin­o alla politica attiva: “Il Comune non è il sindaco o il Municipio – ha detto –; il Comune siete voi, siamo noi tutti, con le nostre storie, le nostre tradizioni e soprattutt­o, con il nostro impegno. Una comunità forte e unita è il pilastro su cui costruire il nostro cammino. Ogni cittadino ha un ruolo cruciale nella costruzion­e di questo nuovo futuro, contribuen­do con idee, energie e partecipaz­ione attiva”.

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TI-PRESS Il viadotto stradale dovrebbesp­arire

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