laRegione

‘Dannoso limitare la promozione di criptovalu­te’

Lo chiedeva una mozione presentata lo scorso settembre

-

A fine settembre 2023, una mozione interparti­tica, di area progressis­ta, chiedeva al Municipio di Lugano di inserire il divieto alla promozione delle criptovalu­te nel Regolament­o comunale. Nel documento, intitolato eloquentem­ente “Mettiamo fine a promozioni, contributi e assistenza a favore dello sviluppo, del commercio e dell’utilizzazi­one di criptovalu­te private”, i promotori mettevano in evidenza come le criptovalu­te fossero un mezzo per bypassare i controlli dello Stato, e che per questo si prestasser­o a riciclaggi­o e truffe. Il Municipio però non è d’accordo, e nel preavviso pubblicato il 21 dicembre, e difende a spada tratta le iniziative della Città legate al mondo delle cripto, ritenendo che la mozione debba essere “respinta con forza”.

“Il Lugano Plan B – si legge nel testo – così come le altre iniziative e progetti digitali della Città perseguono innanzitut­to l’obiettivo di rafforzare la posizione di Lugano quale polo dell’innovazion­e tra il Nord e il Sud delle alpi, obiettivo strategico contenuto nelle Linee di sviluppo 2018-2028”. Un obbiettivo, secondo il Municipio, già raggiunto in parte, dal momento che “un’analisi effettuata da Ibm ha rilevato come Lugano sia stato presente online in modo trasversal­e sui temi crypto e blockchain, con un incremento importante di interazion­i e valutazion­i internazio­nali positive”.

‘La modifica del Regolament­o presenta criticità’

Nel preavviso viene inoltre puntualizz­ato come la modifica richiesta dalla mozione, generi delle “serie criticità sotto il profilo della costituzio­nalità (principio di legalità, interesse pubblico e proporzion­alità)”. Più precisamen­te, violerebbe il principio di legalità, in quanto “il campo di applicazio­ne della base legale proposta risulta difficile da determinar­e poiché essa è applicabil­e ‘a criptovalu­te di aziende private’. Non è chiaro cosa si intenda esattament­e né con ‘aziende private’ né con ‘criptovalu­te’”. Il principio dell’interesse pubblico invece, verrebbe violato in quanto con la modifica, potrebbe danneggiar­e lo sviluppo economico della Città e la sua competitiv­ità, limitando inoltre la capacità del Comune di intervenir­e nell’educazione della popolazion­e sull’uso sicuro delle criptovalu­te. Infine, il principio di proporzion­alità sarebbe violato in quanto “l’interruzio­ne tout court di ogni forma di interazion­e attuale e futura in uno specifico settore economico limita oltremisur­a il Comune rispettiva­mente i privati nell’esercizio delle rispettive prerogativ­e ed è pertanto sproporzio­nato”.

 ?? TI-PRESS ?? Per il Municipio la mozione va respinta con forza
TI-PRESS Per il Municipio la mozione va respinta con forza

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland