Patrioti si diventa
Pechino – Scontenta per i bassi livelli di patriottismo nel Paese, la Cina corre ai ripari con una legge che mira a “rafforzare l’unità nazionale”, imponendo che l’amore per la nazione e per il Partito comunista cinese al potere sia incorporato nel lavoro e nello studio per tutti, dai bambini più piccoli ai lavoratori e ai professionisti di tutti i settori. La norma – spiega la Cnn – è parte di una strategia portata avanti da anni nel Dragone per intensificare “l’educazione nazionalista” e ha lo scopo di aiutare la Cina a “unificare i pensieri” e “raccogliere la forza del popolo per la grande causa della costruzione di un Paese forte”, ha detto il mese scorso un funzionario cinese in una conferenza stampa. Secondo la legge, i professionisti – dagli scienziati agli atleti – dovrebbero essere educati a professare “sentimenti e comportamenti patriottici che portano gloria al Paese”. E le autorità locali sono tenute a sfruttare le risorse culturali, come musei e festival tradizionali cinesi, per “rafforzare i sentimenti per il paese e la famiglia” e intensificare l’educazione patriottica attraverso notiziari, trasmissioni radiotelevisive e film. Anche gli organismi religiosi dovrebbero “rafforzare il sentimento patriottico del personale e dei seguaci religiosi”. Le nuove regole affermano che l’educazione patriottica sarà integrata nelle materie scolastiche e nei materiali didattici “in tutti i gradi e in tutti i tipi di istituzioni”, mentre i genitori a casa sono tenuti a guidare i propri figli e incoraggiarli a prendere parte ad attività patriottiche.
La nuova legge ordina inoltre che musei e biblioteche siano trasformati in luoghi di attività di educazione patriottica e le destinazioni turistiche in luoghi che “ispirino il patriottismo”. Le scuole sono tenute a organizzare viaggi per gli studenti per visitare questi siti, che i funzionari chiamano “aule ambulanti di politica e ideologia”. Così, a inizio dicembre gli studenti delle scuole medie di Fuzhou, nel sud-est della Cina, si sono riuniti in un parco per studiare i pensieri di Xi Jinping. E un altro gruppo di giovani della città settentrionale di Tianjin ha visitato un forte per riflettere sulla “tragica storia della resistenza del popolo cinese all’aggressione straniera”.