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Il Casinò di Campione d’Italia gira meglio del previsto

Nel 2023, gli incassi hanno superato i 51 milioni di euro

- di Marco Marelli

“Stanno performand­o meglio del previsto” scrivono nella semestrale relazione inviata nei giorni scorsi i commissari giudiziari del Casinò di Campione d’Italia Alessandro Danovi e Marco Mancini, al giudice delegato del Tribunale fallimenta­re di Como. Poche parole che fotografan­o il bilancio 2023 della casa da gioco dell’enclave, riaperta il 26 febbraio 2022, dopo una chiusura durata oltre tre anni e mezzo. Un giudizio, quello dei due commissari, indubbiame­nte confortant­e, ma che tuttavia non deve illudere, in quanto la strada da percorrere per centrare entro il 2027 gli obiettivi contenuti nel concordato preventivo, continua a essere in salita.

In crescita anche gli ingressi

Lo scorso anno il Casinò di Campione d’Italia ha incassato oltre 51 milioni di euro. Quasi 4 milioni in più rispetto alla tabella di marcia prevista dal concordato. Negli undici mesi del 2022 la casa da gioco campionese ha invece incassato 42,5 milioni di euro. Un milione in più rispetto alle aspettativ­e. Lo scorso anno gli ingressi sono stati 262mila (220mila negli undici mesi di due anni fa). Incassi e ingressi in crescita, che nel 2023 hanno consentito di pagare le quote previste (15,2 milioni di euro) per i creditori privilegia­ti, in primis gli ex dipendenti, ma anche l’Agenzia delle entrate ed enti previdenzi­ali. Nella loro relazione i commissari giudiziari sono tornati a ribadire l’urgenza di realizzare le iniziative “per il rilancio dell’attività della casa da gioco” in modo di aumentare progressiv­amente gli incassi così come previsto dal “piano” per pagare i debiti (oltre 130 milioni di euro) che sono stati accumulati nel corso degli anni e hanno portato alla chiusura della “cattedrale laica” di Mario Botta.

Online, affidament­o in dirittura d’arrivo

In altre parole, occorrono maggiori incassi per far crescere il numero dei dipendenti di cento unità, rispetto agli attuali 174. Una tabella di marcia da far tremare i polsi ai componenti del Cda del Casinò: entro il 2027 gli incassi dovranno arrivare a quota 80 milioni di euro. Fra gli interventi ribaditi anche nell’ultima relazione di Danovi e Minniti c’è in primis il gioco online, da affidare a un gestore qualificat­o. L’affidament­o è in dirittura d’arrivo. Sedici le offerte arrivate alla società di gestione della casa da gioco. Offerte attualment­e al vaglio di una commission­e di esperti. La scelta arriverà prima della fine di questo mese di gennaio. A febbraio è invece previsto il bando per l’affidament­o della ristorazio­ne. Non dovrebbe tardare l’assegnazio­ne a terzi dei tornei di poker e il riavvio del poker cash da gestire con personale interno. Infine, è allo studio l’ampliament­o del settore slot machine che, bilancio 2023 alla mano, è quello che determina il 70% degli incassi.

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TI-PRESS Risultati considerat­i buoni, ma in futuro bisognerà fare meglio per raggiunger­e gli obiettivi del concordato

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