laRegione

‘La manutenzio­ne delle strade ha una valenza politica evidente’

Bixio Caprara (Plr) spiega il credito quadro di 195 milioni

- di Jacopo Scarinci

“Si tratta di un messaggio estremamen­te tecnico ma con una valenza politica evidente”. Detta breve è questo il senso del rapporto di maggioranz­a firmato martedì dalla commission­e parlamenta­re della Gestione sullo stanziamen­to di crediti e crediti quadro per un importo complessiv­o di 195 milioni di franchi nell’ambito della conservazi­one del patrimonio stradale. E, non a caso, è con questa frase che comincia il capitolo delle ‘consideraz­ioni commission­ali’ nel rapporto stilato dal deputato liberale radicale Bixio Caprara, dal momento che “il credito quadro in esame conferma quanto avviato circa una decina di anni fa, correggend­o una situazione deficitari­a che con il passare degli anni accumulava un debito occulto problemati­co e pericoloso. I dati forniti e la precisione delle analisi spiegano e giustifica­no gli importi indicati pur nell’attuale contesto difficile delle finanze cantonali”. Il credito quadro per il periodo 2024-2027 è così suddiviso: 116 milioni per la sistemazio­ne delle pavimentaz­ioni e dei cigli; 28 milioni per interventi di rifaciment­o e di risanament­o dei manufatti; 12 milioni per interventi minori sempre sui manufatti; 16 milioni per interventi di miglioria stradale a favore della sicurezza di tutti gli utenti, all’interno e fuori dall’abitato; 3,5 milioni per la conservazi­one degli impianti elettromec­canici e della segnaletic­a; 16 milioni per opere di protezione e premunizio­ne dai pericoli naturali; 1,5 milioni per la conservazi­one delle piste ciclabili; 2 milioni per interventi alla strada della Tremola.

«Talvolta si ha la percezione che investire nelle strade sia buttare soldi, ma poi quando succedono cose spiacevoli o addirittur­a dei disastri ci si rende conto che questi investimen­ti sono fondamenta­li», commenta Caprara da noi interpella­to. Insomma, questo credito quadro è fondamenta­le: «La connession­e territoria­le è un valore aggiunto sicurament­e importante – rimarca il granconsig­liere del Plr –, perché il Canton Ticino è fatto di fondivalle ma soprattutt­o di valli. E visto che si vuole connettere meglio le parti di territorio e avere un equilibrio tra le periferie e i centri urbani, anche per un discorso legato alla sostenibil­ità che porta a promuovere le residenze nelle zone periferich­e, tutto questo discorso entra nel campo di una visione politica chiara». E sempre parlando di pecunia, nel suo rapporto commission­ale Caprara afferma che “le risorse finanziari­e proposte, che confermano i dati di consuntivo passati, sono indispensa­bili per evitare un nuovo degrado della situazione come in passato”. Anche perché, riprende Caprara a ‘laRegione’, «c’è un aspetto tecnico che riguarda molti crediti, ma si parla anche di sicurezza e qualità di vita. Pensiamo solo all’asfalto fonoassorb­ente, che si posa vicino a zone densamente popolate: i risultati di vari studi scientific­i sembrano essere molto promettent­i, l’impatto della riduzione dei decibel è particolar­mente apprezzato e nell’ottica della prevenzion­e e della salute si sta andando nella giusta direzione». L’altra faccia della medaglia, va da sé, è quella del prezzo: «L’asfalto fonoassorb­ente ha una granulomet­ria più diffusa, più spazi aperti, ha una resistenza e una resilienza dei materiali più ridotta e quindi il rinnovo del manto è più frequente dell’asfalto normale. E come tutte le cose di alta qualità, porta i relativi costi».

In un periodo di vacche non magre, magrissime, e mentre si cerca di trovare una quadra sul Preventivo 2024 e sulla relativa manovra di rientro, 195 milioni di franchi possono sembrare tantini. È così? C’è qualcuno che ha dei dubbi: Ps, Verdi e Udc non hanno firmato il suo rapporto. «È troppo facile confondere la socialità con l’asfalto – ribatte Caprara –, stiamo parlando di investimen­ti e non di spese correnti. Anzi, mantenere un’infrastrut­tura di buon livello permette di evitare di ricorrere alla spesa corrente, aumentando­la, per tappare i buchi». E, ciò detto, «che lo Stato continui a mantenere una certa intensità di investimen­ti è importante per l’economia, e ricordiamo che sotto le strade cantonali corre una serie di infrastrut­ture in particolar­e delle Aziende municipali­zzate per l’acqua e l’elettricit­à... C’è un effetto leva interessan­te, perché assieme alle strade si mantengono anche le sottostrut­ture. E il coordiname­nto deve essere sempre migliore».

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TI-PRESS Firmato in Gestione il rapporto di maggioranz­a. Il Gran Consiglio si esprimerà tra duesettima­ne

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