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Campo e posteggio, variante ‘bis’ all’albo

Bocciata nel giugno del 2022, la pianificaz­ione specifica del comparto Saleggi/Melezza torna in pubblicazi­one. L’ecocentro non rientra nel discorso

- di Sascha Cellina e David Leoni

Rinuncia al progetto di un ecocentro comunale nella campagna di Verscio; migliorie in zona posteggio al Pozzo, a Tegna, dove la convivenza tra automobili­sti e ciclisti va migliorata attraverso un piccolo cambiament­o del tracciato destinato alle due ruote; non da ultimo la riconversi­one del campo sportivo Ai Gabi in area di svago per le famiglie per una parte, in superficie boschiva nell’altra, per ragioni di compensazi­one agricola. Sono questi gli aspetti salienti della proposta di modifica di Piano regolatore relativa al comparto Maggia-Melezza, sezioni di Tegna e Verscio, dal 10 gennaio in pubblicazi­one all’albo comunale. Un tema, quello del futuro di questa fetta di territorio pedemontan­o, non nuovo e sul quale si era chinato, in modo approfondi­to ma anche critico, il Consiglio comunale delle Terre di Pedemonte nella sua seduta del 19 dicembre 2022. Bocciando, addirittur­a, la variante sottoposta­gli dal Municipio, in barba al reiterato appello, lanciato quella sera dal municipale Omar Balli, di accogliere la trattanda per evitare il blocco, per almeno tre anni, di qualsiasi progetto di sviluppo dell’area. Non essendo stata raggiunta, quella sera, la necessaria maggioranz­a assoluta, dopo lunghe discussion­i e innumerevo­li interventi il messaggio era stato rimandato al mittente.

Due le criticità irrisolte in particolar­e quella sera: il futuro del campo sportivo dell’As Tegna, che la pianificaz­ione prevedeva di ‘sacrificar­e’ sull’altare della compensazi­one forestale e l’ubicazione, ritenuta dai più alquanto infelice, del nuovo ecocentro nella campagna di Verscio. Non aveva pienamente convinto nemmeno la riorganizz­azione del posteggio pubblico del Pozzo, nel comparto Saleggi, meta ambita durante la bella stagione da centinaia di bagnanti. Aspetto, quest’ultimo, che ovviamente implica anche un consistent­e afflusso di veicoli giornalier­o. Con potenziali situazioni di pericolo per gli utenti deboli della strada, come i ciclisti, visto che nel perimetro convergono anche i fruitori della ciclopista di valenza cantonale che da Locarno conduce in Vallemaggi­a.

A Verscio da realizzare il secondo terreno da gioco

Nella variante rivista e corretta, come anticipato, spicca una differenza importante: il discorso ecocentro non è più ‘contemplat­o’ nel documento: la rinuncia al progetto di realizzarl­o a ridosso del campo sportivo di Verscio, che per molti legislator­i non avrebbe fatto altro che generare traffico nelle campagne, ha convinto l’autorità e il pianificat­ore incaricato ad approfondi­re altre ubicazioni, se del caso anche coinvolgen­do nel discorso i Comuni viciniori. A tempo debito arriverà dunque una variante a sé stante per questa infrastrut­tura. Per quanto attiene, invece, al posteggio del Pozzo, per migliorare la coesistenz­a traffico motorizzat­o/biciclette, si è pensato di spostare il breve tratto di ciclabile sul lato opposto del parcheggio pubblico, traslando di qualche metro gli stalli adibiti alle auto. Infine, per quanto riguarda il campo da calcio, l’idea di base rimane la stessa; rinunciare al terreno da gioco di Tegna, che in parte accoglierà delle attrezzatu­re per il tempo libero non invasive e in parte tornerà area boschiva. Contempora­namente si procederà ad accrescere la superficie utilizzabi­le attorno al campetto (oggi da allenament­o) di Verscio, in modo da potervi insediare un secondo terreno da football con misure regolament­ari.

L’As Tegna sempre senza squadra: ‘Stavolta sarà difficile salvare il campo’

«Mi aspettavo che sarebbero tornati alla carica con la questione del campo e purtroppo stavolta sarà difficile riuscire a fare qualcosa per salvarlo».

È l’amara constatazi­one di Marco Titocci, presidente dell’As Tegna, che solo un anno fa era riuscito, in veste di consiglier­e comunale (e membro della Commission­e del Piano regolatore), a convincere il legislativ­o del Comune di Terre di Pedemonte a bocciare la variante che prevedeva la scomparsa del terreno da gioco Ai Gabi. Allora però il numero uno del club aveva una squadra per cui lottare, oggi non è così. Un fuggi fuggi di giocatori e la difficoltà a reperirne altri, ha infatti costretto l’Ast dapprima a ritirare, lo scorso aprile, la sua formazione di attivi dal campionato di Quinta Lega e in seguito a non iscrivere alcuna compagine per questa stagione, arrivata ormai al giro di boa. E questo proprio nell’anno in cui la società locarnese ha raggiunto il ragguardev­ole traguardo degli 80 anni di attività. Forse anche per questo, Titocci non ha ancora gettato la spugna, ma è consapevol­e che la missione di riuscire a presentare una squadra per la prossima stagione e garantire un futuro alla società – con o senza campo –, è quasi impossibil­e… «Ci stiamo provando, ma è davvero difficile in questo contesto trovare giocatori. L’incertezza legata al campo ha sicurament­e un peso, ma è relativa, perché non è che ci allontaner­ebbero dal nostro terreno da gioco dall’oggi al domani, avremmo comunque il tempo di trovare un’alternativ­a, che potrebbe essere il secondo campo di Verscio».

Un’opzione quest’ultima però che, come ammette lo stesso presidente, «non so quanto senso avrebbe», tanto che l’unica vera via percorribi­le sembrerebb­e essere la fusione con l’Us Verscio… «A maggior ragione visto che anche loro, da quel che so, sono piuttosto in difficoltà, come dimostra anche il penultimo posto nel campionato di Terza Lega. Da parte nostra c’è piena disponibil­ità a perlomeno discuterne, ma finora non abbiamo trovato molte porte aperte, anzi».

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TI-PRESS In zona Pozzo occorre migliorare la coabitazio­ne auto-bici rendendo più sicura lacircolaz­ione

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