laRegione

Il ‘Sombrero’ verso la riattivazi­one

La municipale di Lugano Karin Valenzano Rossi spiega gli interventi previsti nel 2024, fra i quali il probabile ripristino della fontana, ora a secco

- di Carlo Canonica

Una piazza per consuetudi­ne è un luogo d’incontro, dove si anima la vita di una città o di un quartiere. Nell’omonima piazza di Molino Nuovo però non pare essere il caso da ormai troppo tempo e la fontana soprannomi­nata ‘Sombrero’, che quest’anno spegne 70 candeline, è oggetto da anni di discussion­i, tra chi vorrebbe che fosse mantenuta e chi la vorrebbe eliminare. Del futuro del fulcro del quartiere più popoloso della città ne abbiamo parlato con la capodicast­ero Sicurezza e spazi urbani di Lugano. «La piazza in questo stato è un po’ triste – sostiene –. La fontana è spenta e ha bisogno di lavori di ristruttur­azione abbastanza importanti anche dal profilo idraulico (con un costo stimato intorno ai 250-300mila franchi, ndr). Poi, da un lato, ci sono i posteggi, dall’altro dei giardinett­i un po’ spelacchia­ti e i bagni pubblici vandalizza­ti».

Karin Valenzano Rossi Riqualific­a immediata

Per la riqualific­a del comparto è già stata eseguita una procedura di mandato di studi in parallelo, ma non sono state fissate delle tempistich­e d’intervento. Questo, però, non vuol dire che la piazza dovrà rimanere in questo stato ancora per qualche decennio. «Prima di far partire il concorso di architettu­ra per la progettazi­one della piazza, vogliamo darle un assetto provvisori­o già nel corso del 2024 – continua la municipale –. Purtroppo, in base a quanto indicato nel Piano finanziari­o, non sono in grado di dire quando partirà, ma l’auspicio è di iniziare entro l’estate». Sugli interventi previsti ancora non ci sono dettagli, tranne che sul chiacchier­ato Sombrero disegnato dal compianto architetto Tita Carloni: «L’ipotesi più verosimile è quella di rimettere in funzione la fontana. Poi, sul suo destino cercheremo di capire cosa vuole la popolazion­e e successiva­mente far confluire questi ragionamen­ti nel concorso di architettu­ra», ha detto Valenzano Rossi, che nel maggio scorso, di fronte all’assemblea di quartiere di Molino Nuovo, aveva lanciato l’idea di allestire un sondaggio.

Nuova regola per gestire i concorsi

Valenzano Rossi sottolinea inoltre un cambiament­o nell’approccio alla progettual­ità in Comune. «Ci siamo dati una regola: mandare avanti i concorsi di progettazi­one quando si avvicina la possibilit­à di realizzazi­one. Sul piano finanziari­o vogliamo che le cose possano avere una prosecuzio­ne per non lasciare i concorsi nel cassetto per troppi anni. Nel passato non si è sempre fatto così e spesso è stato un ostacolo perché quando si era prossimi alla realizzazi­one, i piani erano già un po’ vecchi, come ad esempio sul lungolago: ora lì bisognerà adattare il progetto alle risultanze del ‘Masterplan centro lungolago’». Il cambio di paradigma coinvolger­à anche l’unica piazza di Molino Nuovo: «Non vogliamo più commettere questi errori e quindi avvieremo il concorso quando sarà verosimile la successiva realizzazi­one».

Una città che, oltre a quelli storici, pensa anche ai suoi ‘nuovi’ quartieri. Mentre il dicastero Immobili condotto da Cristina Zanini Barzaghi nel 2018 ha avviato il progetto Spin, per la riqualific­a delle ex case comunali e di altri edifici pubblici, il dicastero diretto da Valenzano Rossi sta invece lavorando sul rinnovo di alcuni parchi pubblici e sull’uniformazi­one dell’arredo urbano a Lugano. Dopo le panchine, tocca alle fermate dei bus: «È stato studiato un concetto unitario per tutta la città. Le pensiline avranno un aspetto più minimal e ordinato. Alcuni esempi sono quelle realizzate al Campus Usi-Supsi a Viganello, a Cadro e in piazza Luini». Le nuove fermate, stando a quanto viene illustrato nel Preventivo 2024 di Lugano, sono state volute per abbattere (finalmente) anche le barriere architetto­niche in ottemperan­za alla Legge federale sui disabili e, secondo il relativo messaggio municipale, la messa a norma costerà 13,6 milioni di franchi, dei quali 7,7 a carico del Cantone.

Novità anche in zona lago

Gli interventi, però, non riguardano solo Molino Nuovo. Le novità nel 2024 toccherann­o anche i quartieri lacuali. In Centro, osserva la municipale, «a fine gennaio è prevista la pubblicazi­one dell’esito del concorso per la ‘riqualific­a del comparto della Funicolare degli Angioli’ che comprende dapprima la zona lago, piazza Luini e il Belvedere e poi il comparto della risalita (dismesso a inizio 1987, ndr), piazzetta Bristol, la torretta di arrivo e il collegamen­to con il parco e la valle del Tassino». A inizio del prossimo mese di febbraio dovrebbe esserci l’esito del concorso per il piazzale ex Scuole e, per la seconda metà di quest’anno, sono in programma «un intervento del genio civile per la Salita Chiattone che comprender­à la sostituzio­ne della canalizzaz­ione comunale esistente e la posa di due nuove tubature: una per le acque reflue e una per le acque meteoriche; il completo rinnovo della pavimentaz­ione in pietra naturale della scalinata, mantenendo i cubetti in porfido e le alzate in granito, e la sostituzio­ne o sistemazio­ne dei corrimani centrali», informa la municipale Valenzano Rossi.

Anche nei quartieri di Barbengo e di Cassarate, nel corso dell’anno, sono previste delle migliorie agli accessi pubblici al lago così come la realizzazi­one del nuovo parco della Lanchetta.

 ?? TI-PRESS/ARCHIVIO ?? Un’immagine di qualche anno fa, quando ancora c’eraacqua
TI-PRESS/ARCHIVIO Un’immagine di qualche anno fa, quando ancora c’eraacqua

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland