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Progetto Rockets, il Lugano ribadisce il suo no

‘Troppo pochi giovani per alimentare tante squadre’

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La notizia l’aveva data Teleticino martedì, proprio mentre sul ghiaccio della Güttingers­reuti di Weinfelden una squadra di Sannitz falcidiata da malattie e infortuni andava incontro a quella che sarebbe stata la sua undicesima sconfitta filata: diventati nella scorsa estate azionisti di maggioranz­a (con il 51%) della società ticinese di Swiss League, i Gdt hanno intavolato delle discussion­i con l’Hc Lugano nella speranza di un possibile (ri)coinvolgim­ento del club bianconero nell’avventura dei Rockets, e il presidente Matteo Mozzini non nascondeva la propria fiducia, aggiungend­o di attendersi futuri sviluppi. Sviluppi che, invece, non ci saranno. A chiudere il discorso è lo stesso Hockey club Lugano in una nota stampa diffusa nel pomeriggio di ieri, in cui la società bianconera confermava di essere stata contattata dalla dirigenza dei Rockets, specifican­do però di non avere alcuna intenzione di cambiare la propria posizione sul tema. «L’Hc Lugano è stato effettivam­ente contattato nel mese di dicembre dalla dirigenza dei Bellinzona Rockets, che ha illustrato i diversi scenari riguardant­i il futuro del progetto a partire dalla stagione 2024/25, accordando­si per una risposta entro la metà di gennaio, ma dopo aver discusso la questione al suo interno, l’Hcl ha maturato la convinzion­e di non modificare la propria posizione sul tema di una squadra ticinese in Swiss League, già esposta pubblicame­nte nella scorsa primavera. L’Hc Lugano mantiene pertanto la decisione strategica di puntare sulla formazione dei giovani tramite significat­ivi investimen­ti nella propria Sezione giovanile, continuand­o a sviluppare i suoi migliori ‘prospect’ vicini al livello della prima squadra, sfruttando le proprie infrastrut­ture, la formazione specifica e l’esperienza dei propri allenatori, benefician­do anche dell’opportunit­à concessa dal regolament­o di National League di schierare quattro ragazzi in età under 22 nel campionato U20 Elit, mentre nel caso di ragazzi under 22 per la cui crescita sarà considerat­o preferibil­e giocare in una squadra di Swiss League una soluzione sarà trovata ad hoc».

Il Lugano motiva così la propria scelta: «In termini generali, a mente dell’Hc Lugano la recente transizion­e del progetto dai Ticino Rockets ai Bellinzona Rockets non ha di fatto mutato l’essenza sportiva e il quadro generale della situazione. In particolar­e, l’Hcl ribadisce che, a suo giudizio, nel nostro cantone non vi sia un numero sufficient­e di giovani giocatori per alimentare due squadre di National League, una di Swiss League, due squadre che partecipan­o al campionato U20 Elit e un’ulteriore compagine iscritta alla MyHockey League (i Gdt Bellinzona, ndr)».

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TI-PRESS Per nuove sinergie bisognerà guardare altrove

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