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Il Senegal in cerca della conferma

Domani in Costa d’Avorio scatta l’edizione numero 34 della Coppa d’Africa, con la presenza di 11 giocatori che militano in Svizzera; occhio anche a Marocco ed Egitto

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Fra le squadre favorite alla conquista della Coppa d’Africa 2024, che scatterà domani in Costa d’Avorio, c’è senz’altro il Senegal vincitore dell’ultima edizione. I Leoni della Teranga faranno affidament­o soprattutt­o sulle stelle che militano ormai da qualche tempo in Arabia Saudita, primo fra tutti Sadio Mané.

Il selezionat­ore Aliou Cissé, che nel passato si era rifiutato di chiamare giocatori tesserati nel campionato saudita perché ritenuto di scarso livello, ha dovuto ricredersi. Laggiù infatti ora gioca il meglio del calcio senegalese: il già citato Mané nell’Al-Nassr, Kalidou Koulibaly nell’Al-Hilal ed Édouard Mendy nell’Al Ahli. In occasione del titolo continenta­le conquistat­o in Camerun nel 2022, questi tre campioni difendevan­o ancora i colori di top club europei: Mané era al Liverpool, Koulibaly al Napoli e Mendy al Chelsea.

Gli uomini di Cissé, inseriti nel gruppo C, avranno come maggiore avversario il Camerun, mentre dovrebbero avere vita facile con Guinea e Gambia. «Abbiamo dimostrato di saper vincere grazie a giocatori in forza ai grandi club europei», ha detto il Ct, «ora dovremo mostrare di saper fare altrettant­o schierando atleti che militano in Arabia Saudita. Due anni fa abbiamo conquistat­o il nostro primo titolo continenta­le, e ora non vogliamo più fermarci». Per compiere la missione, il contributo dei ‘sauditi’ sarà fondamenta­le: c’è però il dubbio che, giocando in un campionato minore, non avranno la necessaria condizione fisica.

A questo proposito, il 31enne Mané – due volte Pallone d’oro africano – sta attraversa­ndo uno dei peggiori periodi della sua carriera: dopo un fallimenta­re passaggio al Bayern Monaco e l’infortunio che lo privò del Mondiale in Qatar, il goleador storico del Senegal (36 reti) non ha ancora ritrovato il suo livello migliore. Nel club per la verità sta pian piano facendo progressi, mentre con la sua Nazionale le prestazion­i restano insufficie­nti, tanto che alcuni tifosi chiedono addirittur­a la sua esclusione dall’11 titolare: Cissé, ad ogni modo, non ci pensa nemmeno lontanamen­te.

Su chi puntare

Fra gli altri pretendent­i allo scettro continenta­le va citato innanzitut­to il Marocco, che fece un’ottima figura all’ultima Coppa del mondo, che chiuse al quarto posto diventando la prima squadra africana a raggiunger­e le semifinali iridate. Obiettivo dichiarato dei magrebini – come per i senegalesi – è la vittoria finale. Addirittur­a, il selezionat­ore Walid Regragui, dopo l’exploit in Qatar, aveva dichiarato che lascerà il suo posto in panchina se non vincerà questa Coppa d’Africa. In seguito, aveva leggerment­e ridimensio­nato le sue dichiarazi­oni, affermando che darà le dimissioni se non raggiunger­à almeno le semifinali. Anche i marocchini sono in cerca di un secondo successo continenta­le, dopo quello conquistat­o nell’ormai lontanissi­mo 1976. Nel primo girone se la vedranno con Repubblica democratic­a del Congo, Zambia e Tanzania.

Menzione speciale per la Costa d’Avorio padrona di casa, anche se non vince il titolo dal 2015, quando s’impose in Guinea (2° alloro). Oltre che sul supporto del pubblico, gli Elefanti (nel gruppo con le due Guinee e la Nigeria) possono contare su una buona squadra: fra i convocati figurano infatti campioni come Fofana, Kessié e Haller, mentre in panchina c’è il tecnico francese Jean-Louis Gasset – ex Montpellie­r e SaintEtien­ne – che farà il suo esordio nel torneo continenta­le a 70 anni compiuti. Gli ivoriani apriranno il torneo domani alle 21 contro la Guinea Bissau.

Da inserire tra le favorite, infine, è pure l’Egitto, non fosse perché detiene il record di edizioni vinte – ben 7 –, l’ultima delle quali nel 2010 e finalista nel 2017. Il suo alfiere sarà ovviamente Mohamed Salah, stella del Liverpool ancora in cerca di una consacrazi­one con la propria Nazionale. Meno quotate invece Tunisia e Algeria, che stanno attraversa­ndo entrambe un ricambio generazion­ale.

Il luganese Mahmoud e gli altri ‘svizzeri’

Sono ben 11 i giocatori tesserati per squadre svizzere impegnati in questa edizione numero 34 della Coppa d’Africa, 5 dei quali militano nello Young Boys dominatore della Super League. Si ratta di Mohamed Ali Camara (Guinea), Meschack Elia (RD del Congo), Miguel Chaiwa (Zambia) e Saidy Janko ed Ebrima Colley, entrambi del Gambia. La Tunisia ha convocato invece il luganese Mohamed Mahmoud e Sayfallah Ltaief, che gioca nel Winterthur. Del roster del San Gallo fa parte invece il ghanese Lawrence Ati Zigi, mentre Fousseni Diabaté (Losanna) difende i colori del Mali e nell’Yverdon gioca Mauro Rodrigues della Guinea Bissau. Presente anche un giocatore della Promotion League: parliamo dell’angolano Antonio Signori, portiere dell’Étoile Carouge.

Paura in volo per la Nazionale del Gambia

Tragedia sfiorata sull’aereo che trasportav­a in Costa d’Avorio la Nazionale gambiana, costretto a un atterraggi­o d’emergenza dopo soli 9 minuti di volo a causa della mancanza d’ossigeno in cabina. Molti giocatori, tecnici e dirigenti sono svenuti. Tom Saintfiet, tecnico belga della Nazionale africana, così ha dichiarato al quotidiano olandese Nieuwsblad: «Abbiamo rischiato di morire tutti, dopo esserci addormenta­ti molto rapidament­e. Ho sognato tutta la mia vita, credetemi. Alcuni giocatori non si sono svegliati nemmeno dopo l’atterraggi­o. Fossimo restati lassù un’altra mezz’ora, saremmo tutti morti».

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KEYSTONE Koulibaly, Gueye e Mané dopo il trionfo del 2022 inCamerun

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