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Impara l’arte e mettila da parte

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Londra – Dalle fotografie alle sculture fino a un sistema di navigazion­e aerea sono tra gli oggetti mancanti dalle collezioni di alcuni fra i maggiori musei inglesi e classifica­ti come “not found” (non trovato). È quanto rivela l’agenzia di stampa PA dopo aver presentato tramite il Freedom of Informatio­n Act una richiesta alle diverse istituzion­i culturali britannich­e: negli ultimi 20 anni sono spariti oltre 1’700 reperti. La notizia arriva dopo il vasto scandalo dei furti di preziosi oggetti compiuti all’interno del British Museum di Londra, costato il posto al direttore Hartwig Fischer.

Tra i pezzi scomparsi negli altri musei ci sono un disegno della regina Vittoria risalente al 1869, un’incisione della metà del XIX secolo di re Giovanni che concede la Magna Charta, una scultura in bronzo del pittore Thomas Stothard e un negativo scattato nel 1947 al matrimonio della defunta regina Elisabetta con il principe Filippo. La National Portrait Gallery ha riferito di non trovare 45 oggetti, ma ha insistito sul fatto che non sono mancanti o rubati. Mentre il National History Museum ha affermato che un frammento della mascella di un rettile del tardo Triassico risalente a più di 200 milioni di anni fa, il Diphydonto­saurus, è andato perduto durante un prestito nel 2019, mentre mancano all’appello altri oggetti come pesci e denti di coccodrill­o. Sono ben 550 i reperti non più trovati dall’Imperial War Museum, uno dei maggiori musei di storia militare al mondo: fra questi, documenti privati di ufficiali dell’esercito britannico, un calendario con una fotografia dell’ex leader iracheno Saddam Hussein e alcune banconote. Infine ai Royal Museums di Greenwich si sono perse le tracce di un vecchio sistema di navigazion­e aerea, di alcuni telescopi, di carte nautiche e di una palla di cannone.

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