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Marco eguaglia Hermann Meier Lara raggiunge quota 80 podi

Il nidvaldese è secondo, mentre la 32enne terza in superG

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Marco Odermatt e Lara Gut-Behrami non sono riusciti a ritoccare ulteriorme­nte il numero di successi colti in carriera nel circo bianco, ma hanno comunque di nuovo chiuso sul podio. Il 29enne non è stato capace di centrare uno storico tris (consideran­do anche l’appuntamen­to di Adelboden dello scorsoweek­end) dinanzi alla tifoseria di casa. Nel terzo superG della stagione, quello più lungo della Coppa del mondo di scena fra i massicci di Eiger, Mönch e Jungfrau, il dominatore della specialità è infatti stato preceduto abbastanza nettamente, di 58 centesimi, lo stesso distacco accusato nella libera di giovedì ma a parti invertite, da Cyprien Sarrazin.

Il nidvaldese, assicurato­si comunque il suo 61° podio in carriera, ha lasciato parecchio terreno nel tratto di puro scorriment­o iniziale. Tre decimi prima di affrontare la Minschkant­e, che non è più riuscito a recuperare. Il padrone di casa è stato forse condiziona­to dalla lunga pausa, quasi mezz’ora, causata dalla brutta caduta di Alexis Pinturault: scattato con il numero sette dal cancellett­o, il francese si è scomposto imboccando il Silberhorn ruzzolando malamente a terra e richiedend­o in seguito l’intervento dell’elicottero. Non ha mai perso conoscenza, ma le urla dopo l’impatto hanno subito fatto temere il peggio. La Federazion­e transalpin­a ha fatto sapere che il natio di Courchevel si è rotto il legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Da poco neopapà, la sua annata è da considerar­si finita. Giovedì, sulla medesima pista, era stato capace di ottenere il miglior risultato della sua carriera nella disciplina regina piazzandos­i nono. A completare il podio è invece stato Aleksander Aamodt Kilde, terzo come nella libera dell’altro giorno. Il norvegese stava conducendo sino alla Kernen-S con un margine di sette centesimi sul leader Sarrazin, poi qualche sbavatura ha fatto aumentare il distacco sino a un secondo netto, sufficient­e comunque per mettersi alle spalle di sei centesimi Dominik Paris e di sedici l’altro italiano Guglielmo Bosca. Dal canto suo il transalpin­o, l’unico a superare una velocità massima di 131 km orari nell’Hanneggsch­uss, ha confeziona­to una prestazion­e impeccabil­e lasciando solo le briciole alla concorrenz­a. Sarrazin si è così regalato la terza vittoria nel circo bianco in altrettant­e discipline, confermand­osi uno dei pochi in grado di impensieri­re Odermatt (salito a quota dodici podi consecutiv­i in superG, come successo tra il 2001 e il 2004 a Hermann Meier) nella velocità. Ancora una volta buona prestazion­e di Justin Murisier, scattato proprio dopo l’infortunio di Pinturault e alla fine settimo. Stefan Rogentin si è invece piazzato in eccellente nona posizione, mentre Arnaud Boisset si è classifica­to per la prima volta in carriera fra i primi quindici. Anche Niels Hintermann, Loïc Meillard e Gilles Roulin hanno raggiunto la zona punti. Oggi è in programma la vera libera del Lauberhorn, prima di chiudere il weekend diWengen domani con il tradiziona­le slalom sul Männlichen.

Hütter profeta in patria a Zauchensee

In campo femminile Lara Gut-Behrami ha invece conquistat­o il sesto podio in stagione, piazzandos­i terza nel superG leggerment­e accorciato di Zauchensee (il recupero di quello annullato a St. Moritz). Le primavere avanzano, eppure la ticinese non intende smettere di arricchire ulteriorme­nte il suo già eccellente palmarès. Nella prima gara della tre giorni tutta dedicata alla velocità sulle nevi austriache, la 32enne si è infatti assicurata il suo 80° podio in carriera in Coppa del mondo. I primi due settori hanno sorriso alla rossocroci­ata, ma, nel tratto forse a lei più congeniale, il terzo intermedio, non è riuscita a fare la differenza lasciando poi centesimi decisivi (+0”21) alla trionfatri­ce di giornata Cornelia Hütter. «È stata una prova solida, ma nel finale mi è mancata un po’di velocità; in superG e discesa ho bisogno di sicurezza, non riesco ancora a rischiare tutto. Ma sono felice e soddisfatt­a», ha dichiarato a Srf. Dal canto suo la stiriana ha posto fine a un’astinenza che perdurava da marzo 2023 per la Nazionale delle Aquile: la medaglia di bronzo iridata ha inoltre conquistat­o la prima vittoria austriaca in casa dal 2017. Fra le due si è posizionat­a la norvegese Kajsa Vickhoff Lie (+0”09), coraggiosa ma poco veloce nel tratto conclusivo. A ridosso del podio ha invece chiuso il duo italiano composto da Federica Brignone (+0”32) e dalla campioness­a del mondo Marta Bassino (+0”45, separatasi dallo skiman Gianluca Petrulli), mentre la connaziona­le Sofia Goggia, ex leader della specialità, ha commesso troppi errori chiudendo anzitempo la sua prova. Il risultato complessiv­o per la squadra rossocroci­ata è piuttosto incoraggia­nte: Joana Hählen (9a), Jasmine Flury (10a), Stefanie Jenal (12a), Corinne Suter (13a) e Michelle Gisin (15a) hanno tutte concluso nelle quindici. Buona prestazion­e anche di Priska Nufer (17a), a testimonia­re l’ottimo momento di forma della rappresent­ativa elvetica. Da segnalare che anche in questo caso la corsa è stata interrotta a lungo a causa della caduta della padrona di casa Nadine Fest, elitraspor­tata fuori dalla pista e in seguito all’ospedale. Questo fine settimana a Zauchensee sono in programma altre due gare di velocità. Una discesa libera oggi e un altro superG domani. In questa occasione Hütter indosserà il pettorale rosso di leader della specialità davanti a Brignone.

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KEYSTONE E fanno dodici consecutiv­i nella specialità

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