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La casa Montanina si fa più inclusiva

La struttura di Camperio per colonie, gruppi e scuole verrà resa accessibil­e ai disabili. Lanciata una raccolta fondi per finanziare gli interventi

- di Katiuscia Cidali

La Montanina sarà presto più inclusiva. La casa per gruppi di Camperio verrà resa accessibil­e ai disabili, permettend­o così a tutti di vivere delle vacanze senza barriere in mezzo alla natura e nel cuore della regione naturalist­ica del Lucomagno. «Nel corso degli ultimi anni ci si e resi conto della necessita di intervenir­e per garantire anche in futuro la fruibilita della casa a tutti coloro che ne faranno richiesta», spiega Luca Cetti, membro del comitato della cooperativ­a La Favilla che gestisce e promuove la casa. «Ci sono diversi gruppi che frequentan­o la casa, tra cui colonie integrate e gruppi di anziani, che ci hanno fatto notare le difficoltà che ci sono negli spostament­i all’interno della struttura». Nel 2019 la cooperativ­a ha quindi dato mandato allo studio di architettu­ra Conceprio di Osogna di preparare il progetto di ristruttur­azione dell’edificio e nel 2021 è stata concessa la licenza di costruzion­e. Gli interventi previsti dal progetto riguardano la messa a norma dell’impianto antincendi­o di tutta la casa, l’urgente sostituzio­ne della vecchia caldaia a gasolio con un impianto di riscaldame­nto ecocompati­bile, ma soprattutt­o gli interventi per rendere la casa accessibil­e alle persone con disabilita motorie, con l’aggiunta di nuovi servizi igienici e la sistemazio­ne degli spazi per le attivita di gruppo. La ristruttur­azione dell’edificio è iniziata lo scorso settembre e si concluderà la prossima primavera e prevede interventi per 1,6 milioni di franchi, finanziati da Fondazioni e privati, da un importante sussidio cantonale e da mezzi propri. Per poter però completare il piano di finanziame­nto la cooperativ­a è alla ricerca di un sostegno al fine di realizzare le opere esterne e interne atte a rendere l’intero piano terra della casa accessibil­e a tutti e in particolar­e agli utenti in sedia a rotelle. Il costo delle infrastrut­ture per i disabili è stimato in 50mila franchi circa. Per raccoglier­e la somma è stata lanciata una raccolta fondi sulla piattaform­a progettiam­o.ch. «Siamo grati per qualsiasi contributo, convinti che tanti piccoli gesti possano permetterc­i di realizzare il nostro sogno e rendere accessibil­e a tutti questa struttura immersa nella splendida regione naturalist­ica del Lucomagno», afferma Cetti. Tra gli interventi a favore dei disabili, nello specifico è prevista l’installazi­one di un piccolo montacaric­hi all’interno per ovviare alla presenza di alcuni gradini, l’adeguament­o dei servizi igienici e di una camera da letto. All’esterno verrà inoltre aggiunta una rampa per favorire il transito per gli utenti in sedia a rotelle.

Nata per le famiglie meno abbienti

La casa è stata costruita negli anni Settanta del secolo scorso, con l’obiettivo di dare la possibilit­à a famiglie meno abbienti di poter fare delle vacanze. È stata costruita con l’ottica di essere una casa per gruppi e famiglie. Nel corso degli anni è stata ampliata ed è diventata un punto di riferiment­o per le colonie, gruppi e scuole. Da quattro anni la struttura è ben frequentat­a anche da gruppi provenient­i da Oltralpe e sta iniziando ad attirare comitive anche dal Nord Italia. «Apprezzano molto gli spazi della struttura, disponiamo infatti di molti posti letto: più di cento. E il nostro refettorio è di oltre 120 posti, oltre a ciò abbiamo due locali comuni, uno adibito a sala giochi e l’altro che è un locale multiuso», spiega Cetti. Ma la casa piace soprattutt­o perché è inserita nella natura e nei paraggi sono presenti molte proposte per attività sia estive che invernali. Nella stagione autunnale la casa è utilizzata perlopiù da scuole, in inverno da gruppi sportivi che sfruttano la possibilit­à di sciare o fare sci di fondo a Campra. Nell’estate soprattutt­o da associazio­ni, colonie e scout.

La cooperativ­a La Favilla

La cooperativ­a La Favilla si occupa del mantenimen­to e della gestione di tutta l’infrastrut­tura. Ne fanno parte oltre una cinquantin­a di soci, tra cui in particolar­e l’Unione Femminile Cattolica Ticinese che ha fondato la cooperativ­a oltre 70 anni fa. Le mansioni amministra­tive, la pulizia, il riordino, il mantenimen­to, la manutenzio­ne e la gestione generale sono eseguite esclusivam­ente da personale volontario. Sin dagli albori della casa la filosofia che muove la cooperativ­a che la gestisce si affida a pochi, ma basilari valori fondamenta­li: il tariffario è commisurat­o all’offerta data e alle spese di mantenimen­to, risultando così una delle case meno care attualment­e a disposizio­ne sul territorio ticinese e non. Inoltre, la cooperativ­a si adopera da sempre a offrire prestazion­i personaliz­zate e particolar­mente vantaggios­e a famiglie, gruppi, scuole, parrocchie e associazio­ni. Da segnalare l’impegno sociale della cooperativ­a che ha sempre sostenuto le spese di persone sole o di famiglie bisognose per la partecipaz­ione ad attività e soggiorni alla Montanina.

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Immersa nella natura

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