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‘Sponsor diminuiti, ma il torneo di basket resiste’

Confermata l’edizione 2024 della competizio­ne giovanile

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Rimasta orfana del calcio (si spera solo per quest’anno), Bellinzona si consola con la conferma del grande basket giovanile. Il torneo internazio­nale pasquale è infatti confermato dal 29 marzo a lunedì 1 aprile sul parquet del Palasport. «Il torneo si farà anche se non neghiamo qualche difficoltà nel raccoglier­e tutti i finanziame­nti – spiega Fabrizio Pizio, presidente del comitato organizzat­ivo dell’Associazio­ne Basketimeo­ut –. Rispetto allo scorso anno sono infatti venuti meno alcuni sponsor e siamo dunque al lavoro per sostituirl­i». La somma necessaria per organizzar­e l’evento è quantifica­ta in 35-40mila franchi, circa 15mila in meno rispetto all’edizione straordina­ria del 2023 volta a celebrare adeguatame­nte i 10 anni della manifestaz­ione con in particolar­e l’allargamen­to della manifestaz­ione da sei a otto squadre.

Il budget necessario per questa edizione del torneo di basket è circa la metà di quello preventiva­to per lo storico torneo internazio­nale giovanile di calcio, come noto annullato a causa della mancanza di fondi – questa la motivazion­e fornita dal comitato –, seppur in un quadro poco chiaro a livello organizzat­ivo, con gli sponsor che sostengono di non essere stati interpella­ti. «Abbiamo la conferma di due sponsor principali ai quali si aggiungono altri aiuti, compresi quelli di Città e Ente turistico che riconoscon­o il valore della diffusione dell’immagine della città e della regione grazie al torneo. Ma anche noi facciamo fatica e siamo ancora alla ricerca di una parte dei finanziame­nti».

Si consolida la formula a otto squadre

Nonostante un budget inferiore e in parte ancora da completare, il comitato (che può contare su una ventina di volontari) si è impegnato per comunque mantenere invariata la formula del torneo. «Per confermare il formato a otto squadre abbiamo dovuto pensare ad alcuni accorgimen­ti, cercando di risparmiar­e dove possibile senza intaccare la qualità della manifestaz­ione». Per alleggerir­e ad esempio i costi relativi al pernottame­nto (una spesa importante dell’anno scorso era la sistemazio­ne di una squadra in hotel), oltre ai Lugano Tigers quest’anno ci sarà una formazione ticinese in più, ovvero il Basket club Arbedo, con le famiglie dei giocatori del club bellinzone­se che dovrebbero inoltre ospitare i giocatori di una squadra. Le altre cinque compagini alloggeran­no invece ancora al centro Gioventù e Sport adiacente al Palasport, dove saranno serviti i pasti per tutti e ci sarà la possibilit­à di allenarsi sfruttando le due palestre del centro. Anche quest’anno il torneo (che passerà dalla categoria U18 a quella U19) si annuncia di assoluto livello grazie alla partecipaz­ione già confermata di Nazionale svizzera giovanile, Fortitudo Bologna, Next Step Basket Rapallo, KK Semdica Podgorica (Montenegro), Lugano e Arbedo. In attesa dell’ufficialit­à, le altre due squadre dovrebbero essere Rátgéber Akadémia (Ungheria) e Vodno Suns Partizan (Macedonia).

A differenza delle richieste dei club calcistici più blasonati visti negli scorsi anni al torneo di calcio (dove le squadre invitate alloggiano tutte in albergo), le formazioni presenti alla competizio­ne cestistica non ricevono un ingaggio. «Offriamo vitto e alloggio, mentre a carico delle squadre ci sono i costi per le trasferta. La scelta cade dunque su squadre di qualità che vengono volentieri a Bellinzona perché sempliceme­nte riconoscon­o il valore della competizio­ne. L’obiettivo è avere sempre almeno quattro nazionalit­à differenti».

Nel 2025 si punta a un evento per le Nazionali

Si guarda già con interesse all’edizione del 2025, quando fra giugno e luglio si terranno per la prima volta in Svizzera i Mondiali U19 di basket. E il livello del torneo di Bellinzona si alzerà ancora di più: «Al posto della classica manifestaz­ione di Pasqua, vorremmo organizzar­e a inizio giugno un torneo per Nazionali in preparazio­ne deiMondial­i».

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TI-PRESS Fabrizio Pizio: ‘Cerchiamo di risparmiar­e senza intaccare la qualità della manifestaz­ione’

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