laRegione

No alle misure di risparmio

- di Graziano Pestoni, presidente Associazio­ne per la difesa del servizio pubblico

L’Associazio­ne per la difesa del servizio pubblico esprime sorpresa, preoccupaz­ione e disappunto per le misure di risparmio adottate dal Consiglio di Stato.

Sorpresa, poiché la situazione finanziari­a del Cantone non è affatto preoccupan­te. Invece di sgravi fiscali a favore delle classi manifestam­ente agiate e di misure di risparmio, il Cantone avrebbe bisogno di massicci interventi per favorire la creazione di posti di lavoro di qualità e ricuperare i ritardi del Ticino rispetto al resto della Svizzera. Preoccupaz­ione, poiché le misure di risparmio peggiorano il servizio pubblico: l’amministra­zione cantonale, il settore sociale e quello sanitario. Sei mesi di attesa per le sostituzio­ni e sostituzio­ni parziali sono misure già sperimenta­te con pessimi risultati dagli anni Novanta. Ridurre i contributi alle case per anziani, ai servizi di aiuto domiciliar­e, al settore sociale, agli ospedali significa non aver compreso che tutti questi settori avrebbero bisogno di più attenzione e di maggiori risorse per soddisfare i bisogni della popolazion­e. Il taglio dei sussidi alle casse malati è ancora più incomprens­ibile. Anche i trasporti pubblici meriterebb­ero maggiore attenzione.

Disappunto, poiché ridurre gli stipendi in un momento in cui il costo della vita sta fortemente aumentando significa dimostrare poca sensibilit­à verso la popolazion­e confrontat­a con evidenti difficoltà. Sono aumentati i costi dell’alimentazi­one, dell’energia, degli affitti, del riscaldame­nto, della cassa malati, dei trasporti pubblici. È stato stimato che per una famiglia i costi supplement­ari rispetto all’anno scorso ammontano a circa 500 franchi al mese. Il peggiorame­nto delle condizioni di lavoro nel settore pubblico offre inoltre un pessimo esempio al settore privato. L’Associazio­ne per la difesa del servizio pubblico rivolge un appello alle forze sociali e al parlamento affinché queste misure vengano bocciate. Essa appoggia pertanto le azioni in corso volte a contrastar­e questa politica.

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