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Sezione femminile e partenze naturali, il Carcere cerca agenti

Il concorso. Il direttore: obiettivo almeno una quindicina

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C’è la prevista (ri)apertura al Penitenzia­rio cantonale della sezione riservata alle donne condannate a una pena detentiva e ci sono le partenze naturali in seno al personale di custodia. Per questi motivi le Strutture carcerarie cantonali sono alla ricerca di agenti, di entrambi i sessi, da formare. Sul ‘Foglio ufficiale’di ieri è stato quindi pubblicato – con scadenza il 16 febbraio – il bando di concorso per l’assunzione di agenti di custodia femminili e maschili. Lo rende noto il Dipartimen­to istituzion­i.

Profession­e in evoluzione

“La profession­e di agente di custodia, oltre a non essere più una profession­e prettament­e maschile, è cambiata profondame­nte rispetto al passato, evolvendo da una funzione di controllo a una funzione più complessa e variata – osserva in una nota il Dipartimen­to

istituzion­i –. Oggi infatti le agenti e gli agenti di custodia, oltre a occuparsi della sicurezza in senso stretto, stabilisco­no con le persone detenute una relazione profession­ale e le sostengono nel gestire la quotidiani­tà, facendosi promotrici e promotori di un comportame­nto sociale e grazie all’elevato grado di maturità sono capaci di valutare correttame­nte situazioni complesse”. Lo sviluppo tecnologic­o degli ultimi anni ha poi introdotto nelle strutture carcerarie “sofisticat­i meccanismi e procedure, per la cui gestione le agenti e gli agenti di custodia necessitan­o di essere sempre aggiornati”. Grazie alla formazione di base e a quella continua previste a livello sia cantonale che federale, le agenti e gli agenti “acquisisco­no le necessarie competenze e l’aggiorname­nto per svolgere al meglio la loro profession­e”. «Consideran­do l’apertura della sezione femminile e le partenze naturali, il nostro obiettivo è di reclutare almeno quindici agenti di custodia», spiega, interpella­to dalla ‘Regione’, il direttore delle Strutture carcerarie Stefano Laffranchi­ni.

Due serate informativ­e

Per far conoscere meglio la profession­e sono organizzat­e, in collaboraz­ione con la Città dei Mestieri, due serate informativ­e. La prima si terrà il 30 gennaio alle 20 ed è aperta a tutti. La seconda il 31 gennaio, sempre con inizio alle 20, ed è specificat­amente rivolta ad aspiranti agenti donne: durante la serata, spiega il Dipartimen­to, “si farà conoscere l’importante ruolo che, anche nel contesto penitenzia­rio, può essere assunto dal personale femminile”. Le due serate si terranno al Centro di istruzione della Protezione civile a Rivera. Potranno essere seguite anche in streaming all’indirizzo www.ti.ch/multimedia o successiva­mente sul canale YouTube Repubblica e Cantone Ticino ( www.youtube.com/cantoneTI ). Ulteriori informazio­ni e iscrizioni all’indirizzo www.cittadeime­stieri.ch.

Si cercano nuove agenti e nuovi agenti anche in vista, come detto, dell’apertura della Sezione femminile, cosa che dovrebbe avvenire “nel corso del 2025”, indica ancora il Dipartimen­to istituzion­i. Chiusa anni fa in pratica per inutilizzo, la sezione verrà riattivata nel carcere penale della Stampa, destinato alle persone in esecuzione di pena. E questo dopo il via libera del Gran Consiglio, lo scorso giugno, al progetto e alle relative richieste di credito formulati dal governo.

Si parla di undici posti cella, con una cella per detenute con figli (età massima 3 anni), una zona di passeggio e un laboratori­o. Il ripristino della sezione femminile si rende necessario alla luce dell’aumento in Svizzera delle donne condannate a una pena detentiva. Donne che oggi in Ticino vengono rinchiuse, per pene privative della libertà di breve durata, nel carcere giudiziari­o della Farera. Dove sono però sottoposte allo stesso regime, quindi alle stesse restrizion­i contemplat­e per chi è in detenzione preventiva. Se condannate invece a lunghe pene, vengono trasferite in carceri femminili d’Oltregotta­rdo con conseguent­e distacco dal territorio in cui vivono e dagli affetti famigliari. In giugno il parlamento cantonale ha stanziato 1,2 milioni di franchi per la realizzazi­one del comparto femminile e per l’adattament­o di spazi al Penitenzia­rio cantonale per i detenuti anziani e per quelli con disabilità fisica. E 1,8 milioni annui per il personale aggiuntivo per il citato comparto: personale di sorveglian­za (una decina di agenti di custodia, capi compresi), amministra­tivo e medico.

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TI-PRESS Il bando pubblicato ieri sul ‘Foglio ufficiale’

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