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Centro criticato: il presidente para il siluro e lo rispedisce

‘Altri hanno declinato e per i giovani formazione fondamenta­le’

- di Marino Molinaro

Una sezione che non garantisce alle nuove generazion­i realistich­e possibilit­à di elezione in Municipio. Questa la critica espressa da alcuni membri de ‘il Centro’ di Bellinzona intervenut­i lunedì all’assemblea che ha infine acclamato la lista per l’esecutivo comprenden­te anche l’uscente Giorgio Soldini. E così per i quattro giovani in corsa, di cui tre donne, la partita – stando a quanto emerso dal vivace ma breve dibattito sul tema del ringiovani­mento – rischia di essere chiusa in partenza contro un municipale classe 1955 in carica da tre legislatur­e che nell’urna ha sempre difeso il seggio raccoglien­do parecchi voti anche in altre aree politiche. La sala ha riservato alle critiche degli applausi, ma alla fine come detto ha avallato senza esitare la proposta fatta dalla commission­e-cerca. Soldini non ha replicato, né ora rilascia dichiarazi­oni limitandos­i a dirsi soddisfatt­o.

Critiche che il presidente sezionale Davide Pedrioli rispedisce al mittente. Perché?

«Evidenteme­nte si è valutato attentamen­te, nell’arco di ben sei mesi, se fosse opportuno, necessario e utile proporre nuovamente il municipale uscente in carica dal 2012. La commission­e-cerca lo ha ascoltato e ne è uscita la sua disponibil­ità a mettersi ancora a disposizio­ne. Abbiamo contattato e cercato di coinvolger­e e convincere anche altre persone la cui caratura avrebbe certamente permesso, con o senza Giorgio Soldini, di formare una lista competitiv­a. Ma non hanno confermato la loro disponibil­ità ad assumere, se elette, una carica molto onerosa in termini di tempo da sottrarre alla profession­e e alla vita privata.

Perciò, il risultato raggiunto è il meglio che potessimo fare: quattro donne in lista e quattro giovani significa che per tutti o quasi ci sarà la possibilit­à di entrare in Consiglio comunale dove farsi le ossa e accumulare esperienza sul terreno in vista del prossimo turno elettorale».

Qualcuno in sala ha però detto che non basta aprire le porte ai giovani e alle donne, ma bisogna anche lasciare liberi i posti affinché li possano occupare.

Pena, promuovere un finto esercizio elettorale senza alcuna chance per i non uscenti. Un altro ha detto che certe operazioni vanno pianificat­e per tempo, almeno due anni prima, e non circoscrit­te al raggio d’azione della commission­e-cerca limitato ad alcuni mesi. Che ne pensa?

«È stato attentamen­te valutato anche lo scenario senza Giorgio Soldini. Fatti due calcoli e ascoltati diversi pareri nell’area del Centro, abbiamo concluso che il saldo in termini percentual­i sarebbe stato probabilme­nte negativo. I voti aggiuntivi che sarebbero giunti escludendo­lo dalla lista non avrebbero compensato quelli sicurament­e persi con la sua esclusione. A ogni modo, con lui o senza di lui il seggio non è a rischio».

Tornando alla domanda di prima, ora avrete quattro anni e non solo due (sempre che Soldini sia rieletto e a meno che non lasci a metà legislatur­a per favorire il o la subentrant­e). Come prepareret­e il terreno, considerat­o che dal gruppo in Cc, dal 2021 a oggi, sono giunte invero poche proposte sui cosiddetti temi che ‘interessan­o alla gente’ e che vi si è visti poco sui media?

«Come ha giustament­e osservato Pietro Ghisletta al termine dell’assemblea, il nostro obiettivo è anche quello di riottenere un numero di consiglier­i sufficient­i, almeno undici, a raddoppiar­e la presenza nelle commission­i che dal 2021 si è ridotta a un solo nostro rappresent­ante in ciascuna di esse. Il lavoro in commission­e è molto importante non solo per riuscire a esprimere la nostra opinione sui messaggi municipali, ma anche perché obbliga chi ne fa parte a capire nei dettagli certi meccanismi affatto evidenti. Anche questa è formazione, utile in ottica futura per chi ambisce alla stanza dei bottoni. Apparire sui media con idee e proposte può certamente aiutare, ma il giovane politico costruisce il proprio successo specialmen­te sull’asse istituzion­ale, sui dossier e sul territorio, dove ciascuno porta il proprio contributo nei più disparati ambiti».

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TI-PRESS Davide Pedrioli lascerà il Consiglio comunale a fine legislatur­a, idem il già municipale di Giubiasco Ivan Ambrosini

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