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Elicottero caduto nel 2018 Il Sisi: ‘Pilota poco attento’

Il rapporto finale sull’incidente esclude problemi tecnici

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“Una limitata consapevol­ezza situaziona­le” da parte del pilota. È questa la conclusion­e a cui è giunto il Servizio d’inchiesta svizzero sulla sicurezza (Sisi) in merito all’incidente avvenuto il 3 dicembre 2018 che ha visto coinvolto un elicottero di Heli Rezia. Elicottero che, dopo essere partito da Claro, alle 14.36 aveva colpito la fune di guardia (tranciatas­i) di una linea dell’alta tensione, subendo importanti danni. Malgrado la manovrabil­ità limitata del mezzo l’esperto pilota (all’epoca 54enne) del Luganese era riuscito a planare e atterrare su un prato a Castione. Quest’ultimo, così come il giovane assistente di volo (all’epoca 24enne) del Bellinzone­se avevano quindi subito ‘solamente’ ferite leggere. Nel suo rapporto finale pubblicato recentemen­te il Sisi ha escluso problemi tecnici al velivolo.

Nel rapporto il Sisi precisa che l’incidente è avvenuto durante il volo di ritorno alla base di San Vittore dopo aver effettuato durante la giornata 7 missioni con carico sospeso. Da quando erano partiti, alle 14.35, l’assistente di volo aveva tenuto d’occhio la linea dell’alta tensione che incrociava la loro traiettori­a. Tuttavia, aveva segnalato la presenza di quest’ultima solo poco prima della collisione con la fune di guardia, in corrispond­enza di una sfera di segnalazio­ne arancione fissata su di essa, che è avvenuta alle 14.36. L’atterraggi­o di emergenza è avvenuto 22 secondi dopo l’impatto.

Nuovi velivoli dotati di un sistema tagliacavi

Il Sisi ha individuat­o alcuni fattori che possono spiegare la ridotta consapevol­ezza situaziona­le del pilota: una minore attenzione e vigilanza, trattandos­i del volo di rientro alla base, relativame­nte meno impegnativ­o; il non aver fatto mente locale sulla situazione degli ostacoli nella direzione di decollo prima della partenza; un’errata definizion­e delle priorità in fase di decollo; una mancanza di segnalazio­ne acustica da parte di un sistema anticollis­ione, non essendone installato alcuno sull’elicottero, e un Crew Resource Management (Crm) che non ha funzionato – durante i corsi Crm si imparano, fra l’altro, metodi e procedure atti a garantire una collaboraz­ione e una comunicazi­one efficienti, anche in presenza di differenze gerarchich­e (il pilota era esperto, mentre l’assistente meno) o in situazioni di stress –. Dopo aver analizzato l’incidente Heli Rezia “ha provveduto tra l’altro a sensibiliz­zare gli assistenti di volo in merito all’importanza di segnalare al pilota, mediante gesti, cavi e altri ostacoli, al fine di coadiuvarl­o nella scelta della traiettori­a di volo”. Inoltre, tutti i nuovi elicotteri acquistati dall’azienda di San Vittore “sono dotati di un sistema tagliacavi preinstall­ato”. Un ulteriore sistema di sicurezza che non era presente sul velivolo coinvolto nell’incidente.

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RESCUE MEDIA ‘Solo’ ferite lievi per gli occupanti

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