Confermata la partenza sprint dell’iniziativa per la 13esima Avs
Il 71% è per il sì, indica un sondaggio Tamedia/20 Minuten
Berna – Gli svizzeri sono in larga misura favorevoli alla tredicesima Avs, proposta dall’iniziativa popolare dell’Unione sindacale svizzera (Uss). Dal primo sondaggio realizzato dall’istituto Leewas per conto di Tamedia e ‘20 Minuten’, pubblicato ieri, emerge che il 71% di loro sostiene il progetto. I contrari si attestano al 28%. Il margine di errore è di +/- 1,1%. Si vota il 3 marzo.
Solo la base del Plr è contraria (52%), ma anche tra i simpatizzanti liberali-radicali il 46% sarebbe ‘favorevole’ o‘piuttosto favorevole’ al testo. La proposta gode inoltre di ampio sostegno in tutti gli altri partiti. In particolare, più di due terzi degli elettori dell’Alleanza del Centro e dell’Udc sono pronti ad approvarla.
Il sostegno aumenta con l’età e diminuisce con il livello di istruzione. I giovani (52%) e i laureati (55%) sono i meno entusiasti. Oltre l’80% dei pensionati e di chi è in possesso solo di un diploma di scuola media è favorevole. Francofoni (80%) e italofoni (78%) sono maggiormente propensi a dire sì rispetto ai germanofoni (67%). Per ora non si delinea alcun divario tra sessi, né tra città e campagna. Solitamente, il sostegno alle iniziative popolari si erode a mano a mano che si avvicina la data della votazione. Era stato il caso anche nel 2016 per l’iniziativa sindacale AvsPlus, che chiedeva di aumentare del 10% le rendite del primo pilastro: i primi sondaggi indicavano una maggioranza del 60% a favore; alle urne, poche settimane più tardi, la proposta sindacale raccolse soltanto il 40% di sì. Difficile prevedere di quanto scenderà il sostegno alla 13esima Avs. Al momento sembrerebbe costante. Il risultato del sondaggio Tamedia/‘20 Minuten’ conferma in effetti quello dell’indagine demoscopica svolta lo scorso ottobre dall’istituto Somoto per conto dell’Uss. Suona dunque come ulteriore campanello d’allarme per gli oppositori.
Il comitato interpartitico per il no, capitanato dall’Udc, presenterà i suoi argomenti soltanto martedì prossimo. I sindacati, invece, sono mobilitati già da parecchie settimane. Affermano che la 13esima
Avs compenserebbe la perdita di potere d’acquisto dei pensionati, afflitti da inflazione, aumento delle pigioni e dei premi di cassa malati. Gli oppositori invece mettono in guardia dai costi – a loro dire eccessivi – della misura. Deplorano inoltre il fatto che la rendita di vecchiaia supplementare verrebbe versata anche a chi non ne ha bisogno. Situazione diametralmente opposta per l’altra proposta di modifica costituzionale in votazione il 3 marzo. Solo il 35% degli interpellati sostiene l’Iniziativa sulle pensioni dei Giovani Plr, mentre il 61% la respinge. L’iniziativa propone un innalzamento dell’età pensionabile a tappe, fino ad arrivare a 66 anni nel 2032. In seguito ci sarebbe un adeguamento alla speranza di vita.