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Frontalier­i, ‘il governo vuole fare un regalo all’Italia?’

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“Frontalier­i e nuovo accordo sulla fiscalità, il Consiglio di Stato vuole fare un regalo all’Italia?”. È quanto chiede in un’interrogaz­ione al governo la deputata in Gran Consiglio Sabrina Aldi per il gruppo Lega dei ticinesi.

“Sul Corriere del Ticino di mercoledì 17 gennaio 2024 – scrive Aldi nel testo dell’interrogaz­ione – è apparso un interessan­te articolo a firma di Samuele Vorpe, Donatella Negrini e Marco Bernasconi dal titolo ‘Frontalier­i e deduzioni sociali: un regalo all’Italia’, in cui si pone l’accento sulla nuova fiscalità dei frontalier­i e in particolar­e sulla questione relativa alle deduzioni generali e sociali”. Per la granconsig­liera leghista, “un elemento cruciale e di rilevanza per le nostre casse cantonali e comunali sarà l’interpreta­zione che si darà al nuovo accordo e in particolar­e se questo verrà interpreta­to nel senso di permettere al Canton Ticino di non considerar­e più nel calcolo dell’imposta alla fonte le deduzioni generali e sociali per i nuovi frontalier­i”. E aggiunge: “Tale interpreta­zione, se in un primo momento può sembrare contraria al diritto federale, parrebbe per contro possibile considerat­o il fatto che, con il nuovo accordo, i frontalier­i verranno tassati illimitata­mente in Italia. Pertanto, sia alla luce dell’accordo medesimo, che permette le deduzioni nello Stato contraente di residenza, sia della giurisprud­enza del Tribunale federale, dovrebbe essere possibile concludere che le deduzioni sull’imposta alla fonte non saranno più possibili perché già riconosciu­te in Italia”.

Tant’è che Aldi chiede al Consiglio di Stato se quanto apparso sul Corriere sia corretto, se il governo ha già avuto modo di chinarsi sulla questione dell’eventuale riconoscim­ento delle deduzioni per i ‘nuovi’ frontalier­i e come intende interpreta­re il nuovo accordo sulla fiscalità dei frontalier­i. La deputata chiede inoltre quali siano le previsioni di differente introito tra l’ipotesi in cui si riconosces­sero le deduzioni sull’imposta svizzera e l’ipotesi contraria, ovvero che sia unicamente l’Italia a procedere in questo senso, e se l’esecutivo può fornire alcuni esempi di calcolo concreti.

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