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Sicurezza, il governo retico è consapevol­e delle lacune

Gallerie non escluse, ma si attende l’analisi del rischio

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“Il governo è consapevol­e delle lacune nella sicurezza sulla strada cantonale in val Calanca e porta avanti i lavori per colmarle in tempi rapidi con misure efficaci”. Tuttavia, “dato che al momento l’analisi del rischio dettagliat­a è ancora in corso, a oggi non è possibile valutare quali misure tecniche saranno necessarie in quali punti”. È una delle risposte fornite dal Consiglio di Stato grigionese all’atto parlamenta­re presentato lo scorso ottobre dalla granconsig­liera, nonché vicesindac­a di Buseno, Rosanna Spagnolatt­i. Atto con il quale incaricava l’esecutivo retico di progettare e realizzare gallerie artificial­i per mettere in sicurezza la strada. Realizzazi­one di gallerie (così come quella di valli o reti di protezione) che non è esclusa a priori, ma che dipenderà anche dall’analisi costi-benefici.

‘Al massimo 6,6 milioni di franchi per salvare una vita umana’

“A tale scopo la riduzione del rischio di decesso per gli utenti della strada viene posta in rapporto ai costi d’investimen­to della misura”, si legge nella risposta. “Per ogni vita umana salvata vengono calcolati costi di 6,6 milioni di franchi; se i costi superano tale importo, la misura è considerat­a sproporzio­nata”. Solitament­e si tiene anche conto dei possibili danni materiali alla strada, ma essendo “di importanza subordinat­a rispetto ai danni alle persone” sono “quindi sostanzial­mente trascurabi­li”. Queste condizioni si basano sull’ordinanza concernent­e la gestione integrale dei rischi per i pericoli naturali (Ogir) e sulla metodologi­a prescritta dall’Ufficio federale dell’ambiente che permettono di raggiunger­e in tutto il cantone “un livello di sicurezza uniforme e una gestione parsimonio­sa dei mezzi finanziari a disposizio­ne”.

‘Sarà esaminata la necessità di ulteriori misure edilizie’

Il governo retico ricorda inoltre quali passi sono stati intrapresi dopo la frana del 4 dicembre 2022, a cui erano seguite altre cadute di massi sulla strada (la più consistent­e il 22 settembre 2023), come aveva già fatto in risposta alla petizione firmata da 1’719 persone con la quale il sindaco di Rossa Graziano Zanardi chiedeva urgentemen­te di migliorare la sicurezza della strada cantonale: “A seguito dell’evento del 2022 si è proceduto a una nuova valutazion­e del rischio” che “evidenzia nel tratto in questione un deficit rispetto agli obiettivi di protezione abitualmen­te applicati, segnatamen­te per quanto riguarda il rischio individual­e di decesso”. I rischi maggiori sono dovuti in particolar­e a “un’elevata frequenza di cadute di massi (vale a dire cadute di minore entità con breve tempo di ritorno)”. Quelli “derivanti da eventi di grande entità rappresent­ano invece soltanto una piccola parte del rischio complessiv­o”. Di conseguenz­a, “a seguito dell’urgenza riconosciu­ta”, tra il ponte ad arco sulla Calancasca e la galleria artificial­e Segheria Buseno nel 2023 sono già state effettuate ulteriori “misurazion­i tramite interferom­etria radar per l’individuaz­ione precoce” di frane. Misurazion­i che hanno permesso di rilevare “diverse grandi masse rocciose instabili che saranno rimosse o messe in sicurezza nel 2024”. In parallelo, quest’anno, “verranno effettuate analisi del rischio dettagliat­e fondate sui nuovi modelli di caduta di massi. Sulla scorta di tali basi supplement­ari “verrà esaminata la necessità di ulteriori misure edilizie di messa in sicurezza”.

Queste consideraz­ioni hanno portato l’esecutivo a chiedere al Gran Consiglio di modificare l’incarico di Spagnolatt­i nel modo seguente: “Il governo viene incaricato di esaminare, sulla base delle evidenze scaturite dall’analisi del rischio dettagliat­a, ulteriori misure tecniche di messa in sicurezza a protezione della strada della Calanca sul tratto tra il ponte ad arco sulla Calancasca e la galleria artificial­e Segheria Buseno (gallerie, gallerie artificial­i, valli di protezione, reti contro la caduta di massi ecc.) per quanto riguarda la loro fattibilit­à tecnica e l’efficacia dei costi nonché di pianificar­e e attuare in via prioritari­a l’esecuzione di tali misure”.

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RESCUE MEDIA L’esecutivo risponde all’incarico presentato da RosannaSpa­gnolatti

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