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La Lega a Mendrisio volta pagina e mira al ‘suo’ seggio

In città la lista per il Municipio fa quadrato attorno a Daniele Caverzasio. Nella cittadina di confine si rilancia con Stefano Tonini

- Daniela Carugati e Prisca Colombini

La Lega di Mendrisio è pronta a voltare pagina. L’alleanza con l’Udc ormai appartiene al passato. Adesso il movimento-partito che oltre trent’anni fa ha cambiato la politica ticinese, a Mendrisio ha fatto la sua scelta, quella di continuare la sua strada in solitaria. Consapevol­e che questa decisione non è priva di rischi: in gioco c’è pur sempre un seggio in Municipio. A Daniele

Caverzasio, municipale uscente, bastano tre parole per descrivere questa tornata elettorale: «Per noi sarà una sfida importante, difficile e diversa». A dettare l’importanza del momento c’è la difesa delle posizioni. A rendere evidenti le difficoltà, che fanno la differenza rispetto al passato, vi è la rottura che si è consumata in seno all’area di Destra. Una spaccatura che pare senza ritorno. Lo testimonia la compattezz­a del gruppo – che oggi si riconosce sotto la sigla Lega-Indipenden­ti –, determinat­o a fare quadrato attorno a Caverzasio. La missione del 14 aprile prossimo? Riportare, come detto, il proprio esponente al tavolo dell’esecutivo – dove si è presenti da tre legislatur­e – e mantenere altresì le posizioni in Consiglio comunale (dove ora siedono dieci consiglier­i), garantendo­si una rappresent­anza nelle commission­i. Anche perché questa volta la ‘ concorrenz­a’ è in casa. E ancora non si sa con quale squadra l’Udc si presenterà agli elettori (fatta eccezione, sulla carta, per il municipale uscente Massimo Cerutti, ex Plr): la curiosità, dunque, cresce.

‘La lista è forte’ ‘Le variabili sono parecchie’

Stavolta, insomma, nella Lega si è pronti a mettersi in gioco, ‘uno per tutti, tutti per uno’ verrebbe da dire. Tant’è che sulla stessa lista, accanto a Caverzasio, si trovano un ‘veterano’ come Massi

miliano Robbiani, che si definisce «un leghista della prima ora», e al contempo il nuovo fronte con i consiglier­i comunali Simona Rossini, vice capogruppo, Alessio Allio, Samuele Bobo Caimi e Lorenzo Rusconi. Ma la lista riserva pure una sorpresa, la presenza di Nadir Sutter, che già in polemica con il suo partito di origine, l’Udc – tanto da essersi dimesso da consiglier­e comunale nel novembre 2022 –, rientra sulla scena, ma con la Lega. La spiegazion­e? Lineare per lo stesso Sutter: «Oggi con questa Udc non ci posso stare – confessa –. La mia è stata più una scelta di coerenza che di convenienz­a». Come dire che il guanto di sfida è lanciato. Con la convinzion­e di aver schierato una compagine «forte e che può fare bene», si sottolinea mossi dall’entusiasmo di chi rilancia.

Si punta sui fatti, ‘non le polemiche’

Il confronto, come annota lo stesso Caverzasio, si fa quindi «interessan­te» su uno scenario inusuale per Mendrisio e che apre anche a nuove formazioni. Dovendo proporre uno slogan, la Lega della Città opta per “+ Fatti - Parole”. «Del resto – rimarca ancora il municipale –, abbiamo dimostrato di saper lavorare e di esserci presi le nostre responsabi­lità, occupandoc­i delle Costruzion­i, delle Finanze quando altri non le volevano, e ora delle Aziende industrial­i, che sappiamo cosa hanno passato in quest’ultima legislatur­a». E i risultati, si fa memoria, non sono mancati. A mo’ di esempio si porta il progetto per lo skatepark, sottoposto a referendum, che ha visto la Lega opposta all’Udc (affiancata dall’Udf). «In quel caso siamo riusciti a restare vicini alla popolazion­e», che nelle urne ha promosso l’iniziativa.

Detto che nella Lega si è coscienti del fatto che l’area di Destra, ad aprile, potrebbe anche perdere la sua voce in Municipio a Mendrisio, qual è oggi la sensazione? Insomma, come reagirà l’elettorato? «L’apprezzame­nto c’è: dire se sia più per la lista o per le persone non è evidente. La situazione è complicata, le variabili sono parecchie», ci risponde Caverzasio. Ecco per quale motivo si preferisce concentrar­e l’attenzione sul gruppo e sui temi che urgono, riscoprend­o e rivendican­do allo stesso tempo «l’anima sociale» della Lega; che, si fa capire, rappresent­a un altro distinguo con l’Udc.

Udc: ‘Non abbiamo chiuso noi la porta’

E nelle parole degli esponenti leghisti si avverte ancora l’amaro in bocca per la mancata alleanza. «Sono un po’ rattristat­o per la separazion­e dai Democentri­sti – ammette Massimilia­no Robbiani. Che subito dopo però precisa –: Mi spiace per il gruppo politico, non per i rappresent­anti locali; sono sincero». D’altro canto, si aggiunge Caverzasio, «non siamo stati noi ad aver sbattuto la porta. Anzi, la nostra porta programmat­ica era aperta, facendo un discorso di ‘Realpoliti­k’. E del resto, se dall’altra parte si mettono dei veti sulle candidatur­e (cosa che noi non abbiamo fatto), la lista nasce zoppa». Quindi la via solitaria è apparsa come la conseguenz­a logica.

Lo stesso Sutter, già presidente a suo tempo dei democentri­sti a livello distrettua­le, distingue la ‘vecchia’ dalla ‘nuova’Udc. «In passato era possibile uno scambio di idee, oggi ci sono punti di vista troppo differenti. Uno spirito di collaboraz­ione che ho ritrovato nel mio antico gruppo di Consiglio comunale e che mi ha convinto a tornare. Anche se poteva essere più facile salire sul carro del vincitore (delle elezioni cantonali e federali, ndr). Poi saranno gli elettori a decidere».

I temi sul tavolo

A questo punto si guarda avanti, ben sapendo che sarà necessario che proprio l’elettorato serri i ranghi. «Ci serve l’aiuto della popolazion­e – riconosce Daniele Caverzasio –. Come partito di Destra, siamo consapevol­i delle sfide che la comunità affronta e siamo altrettant­o vigili sui bisogni delle persone più fragili che risiedono nel nostro territorio. Inoltre, ci impegniamo a garantire una gestione oculata delle finanze pubbliche, affinché siano utilizzate in modo efficiente per offrire servizi di qualità a tutti i cittadini. In più, la tutela e la valorizzaz­ione del nostro territorio sono per noi una necessità, e ci impegniamo a promuovere uno sviluppo sostenibil­e per le generazion­i future». Tra i dossier in cima alla lista il municipale individua poi anche il settore anziani – «che sarà fortemente toccato e nel quale ci sarà bisogno di investire ed essere pragmatici» – e le Aim con l’Ente autonomo da costruire.

E le aspirazion­i

A parlare per il lavoro fatto, richiama Simona Rossini, ci sono gli atti parlamenta­ri presentati in questi anni. E il focus, annota, è stato messo più volte sul sociale: «Penso – richiama – alla mozione, accolta, su ‘Prima i nostri’, all’attenzione posta all’assunzione di residenti, alla nuova povertà o al mantenimen­to di servizi ospedalier­i come la Maternità e la Pediatria». Alessio Allio, classe 1997, dal canto suo, è deciso a «portare i giovani alla politica e la politica ai giovani». Mentre Samuele Bobo Caimi si focalizza sulle finanze. In effetti, motiva, «c’è un problema: il debito troppo elevato rispetto al capitale proprio. Senza dimenticar­e il discorso sul moltiplica­tore. Occorre porre maggiore attenzione, a favore della cittadinan­za e per un Comune più forte e dinamico in vista dei progetti futuri». Anche perché, chiosa Lorenzo Rusconi, «mi piacerebbe venissimo ricordati per il lavoro fatto e per aver lasciato una Città sana alle generazion­i future».

‘La vostra voce per fare più Chiasso’

È con una rosa di candidati in grado di interpreta­re le diverse necessità di una città dinamica come Chiasso che il gruppo Lega-Udc-Indipendi denti si prepara all’appuntamen­to con il rinnovo dei poteri comunali. La lista presentata risponde alla volontà di portare all’interno delle mura del palazzo comunale le molteplici sfaccettat­ure dei bisogni della popolazion­e chiassese. Mentre l’obiettivo dichiarato è quello di «riconferma­re il seggio in Municipio e migliorare il risultato che farà il municipale più votato», sono state le parole di Roberta Pantani, ex municipale e moderatric­e della serata. «Sono particolar­mente felice di aver partecipat­o alla creazione di questa lista da esterna – ha aggiunto Pantani –. Forse per la prima volta abbiamo una lista con 21 candidati per il Consiglio comunale, nella maggior parte giovani, a dimostrazi­one che un rinnovamen­to e uno svecchiame­nto era necessario». Una caratteris­tica, quest’ultima, che vuole essere il punto di forza della lista e che «nelle altre liste finora presentate si è visto poco. I problemi di Chiasso li leggiamo tutti i giorni: cerchiamo di mettere a disposizio­ne la nostra esperienza per risolverli. Per farlo abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti».

La squadra per il Municipio

Il seggio Lega-Udc-Indipenden­ti è oggi occupato da Stefano Tonini (classe 1991), consulente assicurati­vo, consiglier­e comunale dal 2012 al 2023 e deputato al Gran Consiglio dal 2019. «Sono felice di vedere in lista così tante persone nuove e tanti giovani. La squadra è davvero competente: dobbiamo lottare per migliorare la nostra città e sono sicuro che potremo fare un bel risultato». Ad affiancare il municipale uscente ci sono quattro consiglier­i comunali. Si tratta di Renato Banditelli (classe 1982), autista presso Autolinea Mendrisien­se, consiglier­e comunale dal 2021 «pronto a rimboccars­i le maniche e lavorare sodo». Mirco

Castoldi (classe 1986), impiegato contabile, consiglier­e comunale dal 2016 che ha dichiarato di «volersi impegnare e dedicare al massimo per il mio comune e ascoltare le problemati­che dei cittadini e farmi portavoce trovando soluzioni». Selma Caselli-Verga (classe 1981) è assistente amministra­tiva in una società di consulenza, presidente della sezione Udc di Chiasso, consiglier­a comunale dal 2022. «Non posso fare promesse – ha detto –. Quello che voglio provare a fare è cambiare la sicurezza di Chiasso per renderla più sicura e invogliare la gente a tornarci a vivere». Elena Galantino

(classe 1972), impiegata presso una fiduciaria finanziari­a, vicepresid­ente sezione Udc di Chiasso, consiglier­a comunale dal 2021. «Credo nel futuro di Chiasso ma si deve lavorare parecchio per almeno avvicinars­i agli allori di una volta».

Verso il legislativ­o ‘La popolazion­e si sente abbandonat­a’

Lo slogan scelto per la campagna elettorale è ‘Facciamo... Più Chiasso’. Il gruppo di candidate e candidati si propone come intento di portare all’attenzione del Municipio i bisogni di una popolazion­e che, ha spiegato Tonini, «si sente sempre più abbandonat­a dalle istituzion­i, in balìa di un senso di insicurezz­a generale che pervade gli abitanti della città più a sud del cantone». Chiasso, è stato ribadito, è «una città che sta lentamente perdendo la capacità di fungere da punto di aggregazio­ne comunitari­o, svuotandos­i delle proprie attività commercial­i, e che il gruppo si pone come obiettivo di stimolare grazie a una lista composta da persone che da sempre vivono il territorio e le sue problemati­che». Per questo «dobbiamo far sapere le problemati­che, le paure della città e fare di più».

La lista di candidati per il Consiglio comunale, dove il gruppo Lega-Udc-Indipenden­ti occupa 10 seggi, è attualment­e composta da 21 nomi. Tra gli uscenti, solo Gianluca Tettamanti non sollecita un nuovo mandato. I candidati sono: Luca Bagnaia, Renato Banditelli, Sorina Banditelli, Daniela Bonacina, Michele Cannavò, Christian Calella, Luca Caselli (Udc), Selma CaselliVer­ga (Udc), Mirco Castoldi, Monica Cavadini, Sara Ferorelli, Gianpaolo Ferrari, Elena Galantino (Udc), Tiziana Guerra, Kustrim Krasniqi (indipenden­te), Stephanie Meyer (Udc), Elena Merlini (indipenden­te), Claudio Schneeberg­er, Nathan Tamò, Stefano Tonini, Riccardo Turci (Udc).

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TI-PRESS/FRANCESCA AGOSTA Ecco le squadre schierate (sopra Mendrisio, sottoChias­so)

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