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L’A2 subacquea o sottoterra: alternativ­e all’Ustra

Queste le idee di Roger Bacciarini e Ludwig Grosa

- di Malva Cometta Leon

Aggirare il nucleo di Bissone creando due grossi tubi subacquei o interrare le corsie autostrada­li prima dell’abitato. Sono queste le due proposte avanzate, rispettiva­mente, dall’ex sindaco Ludwig Grosa e dall’ex municipale e consiglier­e comunale Roger Bacciarini, in alternativ­a al progetto dell’Ufficio federale delle strade (Ustra) che prevede l’opera nell’ambito del potenziame­nto dell’autostrada A2 tra Lugano e Mendrisio (PoLuMe). Che il disegno autostrada­le sia fonte di forti mal di pancia è notizia ormai nota. Ma a sud del ponte diga di Melide, si sono cercate soluzioni per digerirlo con più facilità. Il tema ha infatti monopolizz­ato l’intero dibattito del Consiglio comunale (Cc) di Bissone che si è riunito in una seduta extra Loc lo scorso 15 gennaio. Incontro durante il quale è stata accettata all’unanimità (dai 19 consiglier­i comunali presenti) l’idea presentata dall’esecutivo di creare una commission­e municipale, formata da tecnici del settore e dai rappresent­anti dei gruppi politici, con lo scopo di suggerire soluzioni che rendano meno impattante possibile, dal profilo ambientale, il futuro imbocco a sud del ponte diga della galleria autostrada­le previsto dal progetto da 1,7 miliardi di franchi.

‘Interrare le corsie per non avere un pugno nell’occhio’

A preoccupar­e maggiormen­te il legislativ­o è, si legge in una nota, “la momentanea assenza di un progetto dettagliat­o di come sarà realizzato il portale della galleria”. Temono in sostanza di ritrovarsi con un “ecomostro” che deturpi il paese. Ed è qui che subentrano le due curiose proposte alternativ­e. La prima soluzione, presentata da Bacciarini, consistere­bbe nell’interrare le corsie dell’autostrada all’entrata per Bissone, appena dopo le arcate di passaggio dei natanti. «Il progetto di Ustra – ci dice Bacciarini – è un pugno nell’occhio. La mia proposta è quella di interrarlo affinché al di sopra rimanga un parco. È semplice, è come il disegno di Ustra, ma abbassato sottoterra e più nascosto. Avrebbe un impatto visivo nullo, permettere­bbe di ampliare il Lido comunale, ci sarebbe più spazio verde e nessun ombreggiam­ento. Tutte caratteris­tiche che verrebbero a mancare se si concretizz­erà quell’intervento».

‘Una soluzione migliore’

A detta di Ustra però, prosegue la nota, “questa soluzione presentere­bbe, oltre a problemi tecnico-realizzati­vi e di sicurezza per la percorrenz­a sull’importante asse di transito europeo, un maggior costo, di circa 150 milioni. Inoltre, l’eventuale spostament­o verso il centro del lago dell’arcata presente all’estremo sud del ponte diga, potrebbe gravemente pregiudica­re le condizioni ambientali del bacino nord del lago Ceresio”. Ma Bacciarini non molla la presa. «Hanno fatto di tutto per distrugger­e la mia variante, ma invece funziona. Ustra ha pagato 7 milioni per 6mila ore di lavoro, è normale che reagiscano così se arriva qualcuno che ne ha lavorate meno proponendo una soluzione migliore della loro. È scioccante». E i costi, conclude, «non sarebbero maggiori, ma pari o addirittur­a inferiori».

Secondo Bacciarini è dalla sua parte anche tutto il Cc. Tuttavia c’è chi ha un’altra proposta da mettere in campo. Un’idea “futuristic­a”, scrive la nota, presentata dall’ex sindaco di Bissone Grosa che prevedereb­be la realizzazi­one di grossi tubi subacquei dove far scorrere i due assi autostrada­li e magari anche la ferrovia. Senz’ombra di dubbio, un progetto che farà discutere e che si discosta dalla posizione della Bissone ‘ufficiale’, prevalente­mente a favore della proposta dell’Ustra.

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ROGER BACCIARINI Il disegno dell’exmunicipa­le

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