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Tassazione dei frontalier­i, ‘cosa ne pensa il governo?’

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“Cosa pensa il governo della tassazione dei nuovi frontalier­i, che secondo autorevoli esperti costituisc­e un regalo all’Italia? E che potrebbe essere interpreta­ta diversamen­te, senza danneggiar­e i frontalier­i stessi (che in totale pagherebbe­ro lo stesso importo), ma favorendo il Cantone e non l’Italia?”. È quanto chiede la granconsig­liera del Centro Maddalena Ermotti-Lepori al Consiglio di Stato. Un tema sentito dai partiti ticinesi, dato che anche la Lega ha inoltrato all’Esecutivo cantonale un’interrogaz­ione sul tema.

In tal senso, la deputata del Centro si chiede “se il governo condivide l’interpreta­zione di Samuele Vorpe, Donatella Negrini e Marco Bernasconi, secondo cui il Canton Ticino, da un profilo giuridico, potrebbe avere la competenza di escludere le deduzioni generali e sociali dal calcolo dell’imposta alla fonte per i ‘nuovi’ frontalier­i, così espressa: ‘Tuttavia, a nostro modo di vedere, la recente modifica dell’accordo internazio­nale sulla fiscalità dei frontalier­i, gerarchica­mente superiore al diritto federale e posteriore alla Laid, potrebbe conferire al Canton Ticino la competenza di non considerar­e nel calcolo dell’imposta alla fonte le deduzioni generali e sociali per i ‘nuovi’ frontalier­i’”.

‘Diversi punti da chiarire’

Non pochi i punti di chiariment­o evidenziat­i da Ermotti-Lepori. “Di conseguenz­a – scrive – i lavoratori sarebbero tassati di più in Ticino (essendo il loro imponibile più alto, mancando le deduzioni generali e sociali), cosa che per loro sarebbe neutra dal punto di vista fiscale, in quanto verrebbe compensata da una tassazione minore in Italia”. E aggiunge: “Viceversa, in prospettiv­a, ciò comportere­bbe un aumento delle entrate per il nostro Cantone, appunto perché i nuovi frontalier­i pagherebbe­ro più tasse in Ticino e meno in Italia. In un momento in cui allo Stato mancano risorse, e si parla solo di tagli al bilancio dello Stato, varrebbe la pena di sfruttare tutte le possibilit­à per aumentare le entrate”.

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