laRegione

‘Non vogliamo perdere la nostra sala multiuso’

Il Centro è preoccupat­o e chiede lumi al Municipio

- di Marino Molinaro

Nel novembre 2017 era stata inaugurata in pompa magna come una delle prime opere dell’aggregazio­ne dell’appena nata nuova Bellinzona, ovviamente ereditata dal vecchio Comune; ma col passare degli anni è stata usata soprattutt­o come centro extrascola­stico per le esigenze dei bambini; e ora rischia di perdere definitiva­mente la funzione di spazio utile alla popolazion­e del quartiere. Che succede alla sala multiuso presente nelle scuole di Gnosca? È l’interrogat­ivo di fondo che il consiglier­e comunale Gabriele Pedroni (a nome del gruppo del Centro) pone al Municipio cittadino tramite un’interpella­nza.

Le rassicuraz­ioni non mantenute

“Nei discorsi di rito tenuti durante l’evento – premette – era stato enfatizzat­o più volte che la nuova struttura sarebbe stata a disposizio­ne di tutta la popolazion­e. Purtroppo ciò non si è verificato”. Infatti “negli anni successivi, dopo essere stata utilizzata per diverse manifestaz­ioni tra cui compleanni, serate cinema, eventi culturali e altro ancora, l’accesso è diminuito perché il Municipio l’ha destinata ad altre attività per colmare carenze struttural­i nella città”. Tra queste, come detto, figura quella derivante dal messaggio municipale – votato dal Consiglio comunale nel 2020 – per la creazione di quattro centri extrascola­stici sul territorio cittadino, uno dei quali è stato appunto collocato nella sala multiuso di Gnosca per i bisogni dei quartieri di Gnosca, Gorduno, Moleno e Preonzo. Ma con la puntualizz­azione, si legge nel medesimo messaggio, che “appare improponib­ile pensare di utilizzare tutto lo spazio per il centro extrascola­stico, cosa che renderebbe impossibil­e la sua destinazio­ne, anche sporadica, ad altre attività/incontri”.

Perplessit­à e voglia di chiarezza

Ma da allora – annota Pedroni – la sala “è diventata praticamen­te inagibile, tranne per l’organizzaz­ione del tradiziona­le pranzo per anziani e alcuni eventi sporadici come l’assemblea dell’associazio­ne di quartiere o la serata-incontro col Municipio”. Motivo? Il consiglier­e cita nuove normative emanate dal Cantone sulla sanificazi­one delle aree. E così la recente pubblicazi­one della modifica dell’ordinanza municipale sull’uso speciale degli spazi negli stabili amministra­tivi e relative tasse, all’articolo 2 cpv. 1 prevede lo stralcio della sala polivalent­e delle scuole di Gnosca: “Di conseguenz­a tale struttura verrà tolta dall’elenco degli spazi a disposizio­ne della popolazion­e. A soli sette anni dalla sua inaugurazi­one, nel quartiere di Gnosca non ci sarà quindi più nessuna sala polivalent­e destinata a tale scopo”. Da qui l’interpella­nza che esprime “preoccupaz­ione e la necessità di ottenere chiarezza”, perché “l’assenza di informazio­ni dettagliat­e su questa scelta mi lascia perplesso e rende difficile comprender­e appieno il contesto dietro la destinazio­ne della sala”. Da una parte, se la decisione è stata presa a seguito delle normative cantonali, “sottolineo con forza la mia posizione favorevole al tema della conciliabi­lità lavoro-famiglia. Tuttavia, tale decisione sposterebb­e il problema anziché risolverlo, risultando limitato l’accesso a eventi ricreativi e altri utilizzi polivalent­i della sala”. Da qui l’auspicio affinché si valutino eventuali “alternativ­e che permettano di mantenere una migliore conciliabi­lità lavoro-famiglia senza sacrificar­e la versatilit­à della struttura”. Da qui una serie di domande volte a conoscere i dettagli della situazione e dell’evoluzione in corso e i motivi a monte. Compresa la richiesta di ripristina­re quanto cancellato nell’ordinanza (sala polivalent­e) e un piano a lungo termine per garantire che Gnosca continui a godere di spazi polivalent­i adeguati per eventi culturali e ricreativi.

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TI-PRESS Novembre 2017: l’allora municipale Paglia (sin.) col consiglier­e oggi interpella­nte Pedroni all’inaugurazi­one della sala

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