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La Streif è di Sarrazin Odermatt poco preciso

Il francese conquista la seconda vittoria stagionale in discesa e accorcia nella classifica di specialità. Exploit di Boisset: partito con il 53 chiude nono

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Marco Odermatt non è riuscito a calare il tris: messosi in bacheca il gigante di Adelboden e la discesa libera del Lauberhorn, il fuoriclass­e rossocroci­ato si è piazzato (solo) terzo sull’altrettant­o leggendari­a Streif di Kitzbühel vinta dal francese Cyprien Sarrazin. Il nidvaldese è stato autore di una prova coraggiosa, ma non impeccabil­e come invece dimostrato in altre occasioni in cui aveva rifilato distacchi enormi a tutta la concorrenz­a. Già dalle prime curve il 26enne è infatti parso impreciso, commettend­o qualche errore di linea e pagando a caro prezzo il tratto di puro scorriment­o a lui meno congeniale. È per contro stato molto bravo sullo Steilhang, dal quale è uscito con oltre mezzo secondo di vantaggio sul canadese Cameron Alexander, in quel momento al comando della gara (quinto alla fine con 0”46 di ritardo) e sulla traversa finale, dalla quale ha trovato la velocità giusta per lanciarsi nello schuss finale. «Fa sempre piacere vedere verde all’arrivo, ma ho capito molto in fretta che non sarebbe bastato per la vittoria – ha affermato Mrco Odermatt ai microfoni della Srf –. Già alla prima curva mi sono reso conto che le cose non andavano come avrebbero dovuto. Nei tratti tecnici sono stato veloce, ma posso esserlo ancora di più. Ho perso molto tempo a partire dal Saidlalm. Devo analizzare a fondo il settaggio del materiale. Detto ciò, questo terzo posto rappresent­a un nuovo buon risultato», ha concluso il nidvaldese.

A imporsi è dunque stato Cyprien Sarrazin, capace di confermare il suo eccellente stato di forma e precedere di soli cinque piccoli centesimi il sorprenden­te Florian Schieder. L’italiano ha centrato il secondo podio della sua carriera, dimostrand­o ancora una volta di apprezzare particolar­mente il tracciato austriaco e bissando il risultato della passata stagione. Di buon auspicio le prove di Justin Murisier (ottavo a 0”83), Stefan Rogentin e Alexis Monney piazzatisi nei primi venti. Per Murisier si tratta del quinto top 10 stagionale nelle prove di velocità, un risultato che lo rimette in carreggiat­a dopo l’eliminazio­ne precoce nella seconda discesa del Lauberhorn. Ma più di tutto, fa piacere l’exploit firmato da Arnaud Boisset, partito con il pettorale numero 53 e nono al traguardo a 1”11, in quella che è stata la sua settima prova di Coppa del mondo. Il 25enne vallesano ha tra l’altro dimostrato grande sangue freddo, in quanto è stato costretto a partire due volte. Fermato dopo 30” di gara, quando era perfettame­nte in corsa, a causa di un telo pubblicita­rio ribelle, Boisset è ripartito una mezz’ora più tardi e ha calato l’asso per conquistar­e quello che è il suo miglior risultato in carriera... «È una cosa da pazzi. Sapevo di aver sciato bene nella parte alta e questo mi è servito per ripartire con lo spirito giusto nel secondo start. Tuttavia, dentro di me pensavo che sarei stato fortunato se mi fossi inserito tra i primi 25. E invece è incredibil­e, ho ottenuto il mio primo top 10», ha commentato il 25enne di Martigny. Cyprien Sarrazin ha così rilanciato il guanto di sfida a Marco Odermatt. Due volte secondo nelle due libere di Wengen, il 29enne francese ha ribadito il suo eccellente stato di forma che lo ha portato a essere il grande rivale del nidvaldese nelle prove di velocità pura. Per il transalpin­o di Gap si tratta del secondo trionfo stagionale in discesa, dopo quello firmato a fine dicembre sull’altrettant­o spettacola­re e difficile pista di Bormio. Senza dimenticar­e la vittoria nel superG di Wengen, proprio davanti a Odermatt. Cyprien Sarrazin diventa così il primo francese a imporsi sulla Streif dal 1997, quando Luc Alphand aveva ottenuto l’ultimo dei suoi tre successi (due nel 1995). Prima di loro due, soltanto tre francesi erano riusciti a uscire vittoriosi dalla Scala della velocità pura, ma tutti in un’epoca quasi preistoric­a per lo sci: Adrien Duvillard nel 1960, Guy Périllat nel 1961 e un certo Jean-Claude Killy nel 1967. Grazie a questo trionfo, Sarrazin torna a insidiare la prima posizione di Odermatt nella classifica di specialità: il campione elvetico mantiene 20 punti di margine che metterà in gioco già oggi nella “vera” discesa della Streif, in programma in condizioni meteo che dovrebbero essere eccellenti e, di conseguenz­a, con una neve ancora più dura e veloce.

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KEYSTONE Sempre spettacola­re, ma stavolta nonperfett­o
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KEYSTONE Schieder, Sarrazin e Odermatt: il podio della Streif

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