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‘Casa dello scambio? Servizio da mantenere’

Il Municipio, nella risposta al gruppo LiSA, sottolinea la bontà dell’iniziativa, ma lascia intendere che la sede in futuro potrebbe anche essere altrove

- di David Leoni

Una casa che promuove la cultura dell’usato, dello scambio, delle riparazion­i degli oggetti per dar loro seconda vita, diventata al tempo stesso anche un vero e proprio luogo di interazion­e, di contatto sociale. Tutto questo e molto altro è la “Casa dello scambio”, situata nella campagna di Verscio, a due passi dalla sede scolastica delle elementari. Una realtà molto dinamica, ottimament­e frequentat­a dalla cittadinan­za, basata sul volontaria­to. Un’iniziativa, quella delle promotrici e responsabi­li, che il Municipio di Terre di Pedemonte loda e che spera possa proseguire anche in futuro. Sempre su base di volontaria­to, si auspica, ma in una sede che potrebbe anche non essere la stessa negli anni a venire. Lo si apprende dalla risposta dell’esecutivo all’interrogaz­ione del gruppo LiSA relativa a questa particolar­e offerta eco-friendly attiva ufficialme­nte dal giugno dello scorso anno (ufficiosam­ente già dalle prime settimane di gennaio...), la cui gestione è curata dal Gruppo riciclo coordinato da Maria Grazia Tognetti.

‘Il volontaria­to non deve venir meno’

A detta del Municipio, “il riscontro molto positivo e gli obiettivi di sostenibil­ità e socializza­zione raggiunti portano a ritenere verosimile l’auspicio che il servizio venga mantenuto nel tempo, indipenden­temente dal luogo in cui viene ubicato e offerto. Deve però essere chiaro che l’attività è sostenibil­e dal profilo organizzat­ivo e finanziari­o solo se gestita su base di volontaria­to e se vi è interesse costante da parte della popolazion­e e dell’utenza. Confidiamo che l’entusiasmo e la curiosità iniziale si confermino nel tempo”. Fatta questa premessa, l’Amministra­zione fa sapere che è auspicabil­e possa proseguire nel suo intento ma non necessaria­mente nell’edificio attuale o nel comparto dov’è ubicata oggi. C’è infatti di mezzo la progettazi­one della Scuola dell’infanzia, che lascerà l’entrata del paese di Verscio per essere trasferita nel perimetro delle elementari, in quello che diventerà un piccolo polo scolastico. “Si potrebbe pensare ad altre ubicazioni in relazione ai progetti di risistemaz­ione del comparto pubblico in zona stazione/scuole di Cavigliano oppure nell’attuale Scuola dell’infanzia di Verscio o, ancora, nell’attuale centro di socializza­zione di Tegna. Tutto da valutare, insomma, nell’ambito di ristruttur­azioni o nuove costruzion­i dei prossimi anni. Vari tasselli del capitolo ‘edifici pubblici’ a medio/lungo termine andranno fatti combaciare nella programmaz­ione degli spazi di massima da allestire nella prossima legislatur­a”. Per quanto riguarda l’esigenza, segnalata dai firmatari dell’interpella­nza, di dotare l’attuale sede di un impianto di riscaldame­nto (preferibil­mente riutilizza­bile altrove), l’esecutivo è dell’avviso che la richiesta sia fattibile. Incaricher­à l’Ufficio tecnico di questa incombenza. È tuttavia escluso dotare lo stabile di un impianto di riscaldame­nto di tipo fisso non recuperabi­le, dal momento che ciò richiedere­bbe un investimen­to finanziari­o consistent­e. “Migliorand­o il comfort – conclude l’autorità municipale – si porrebbe una questione di costi che potrebbe anche portare a rivalutare il tema della gratuità degli spazi e, di riflesso, del servizio offerto”.

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Un luogo prezioso

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