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Abusi sessuali sul treno per Chiasso: a processo

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Violenza carnale, coazione sessuale, atti sessuali con fanciulli e atti sessuali con persone incapaci di discernime­nto o inette a resistere. Sono queste le accuse per cui saranno chiamati a rispondere i due richiedent­i l’asilo algerini, che nell’ottobre scorso, su un treno diretto a Chiasso, avrebbero abusato di una minorenne. A darne notizia è la Rsi, che indica inoltre che la procuratri­ce pubblica Petra Canonica Alexakis ha rinviato a giudizio, alle Assise criminali, il 18enne che avrebbe funto da palo e che il magistrato dei minorenni ha chiuso l’inchiesta nei confronti del 17enne che avrebbe commesso i soprusi. Presto sarà dunque firmato l’atto d’accusa.

Dalle indagini è emerso che la ragazza, che aveva trascorso la serata in discoteca, era sotto l’effetto dell’alcol e stava male. Il 17enne la baciò e mentre lei cercava di liberarsi la portò nel bagno del treno dove avrebbe commesso gli abusi di cui è accusato. Fuori, in attesa del proprio turno, rimasero il 18enne e un terzo uomo, mai identifica­to.

Dagli accertamen­ti svolti, comunica ancora l’emittente di Comano, è emerso pure che poco prima di salire in stazione, alla pensilina di Lugano il 17enne importunò un’altra ragazza che stava aspettando l’autobus seduta su una panchina. L’avvicinò da dietro, provando a baciarle il collo. Anche qui, sotto gli occhi delle telecamere.

Uno dei due uomini è in gravi condizioni ed è stato portato in elicottero all’ospedale di Varese in codice rosso, con una severa ferita al volto causata, si pensa, da un corpo contundent­e, e altre lesioni da taglio in varie parti del corpo. Meno serie le condizioni dell’altro uomo, trovato all’interno del bosco con ferite superficia­li probabilme­nte da taglio e ricoverato all’ospedale Sant’Anna di Como. I fatti sarebbero accaduti all’interno del bosco, da dove poi i due si sarebbero spostati verso la strada: fra le ipotesi, oltre a un regolament­o di conti all’interno del mondo dello spaccio nei boschi, anche il possibile intervento di altre persone.

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TI-PRESS I controlli continuano, lo spacciopur­e

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