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Le casse di Como sono più ricche grazie alle multe

- M.M.

Le multe riferite alle infrazioni al codice della strada fanno ricco il bilancio comunale di Como. L’amministra­zione prevede per quest’anno di incassare oltre 5 milioni e mezzo di euro. È quanto emerge dal bilancio preventivo 2024. Una previsione basata sul presuppost­o che le contravven­zioni siano pagate da tutti. Una nota dolente per Como, non da ora ma (quasi) da sempre. A non pagare sono sia gli automobili­sti italiani che stranieri, ticinesi in primis (il 44,95% quelli che non onorano i solleciti, percentual­e comunque in calo). I dati sono stati forniti in occasione della festa annuale della polizia locale, nel corso della quale è stato illustrato il report riferito all’attività svolta nel 2023.

Non solo contravven­zioni al codice della strada, ma anche incidenti stradali, che lo scorso anno sono risultati 533 con 308 feriti. Cinquantac­inque gli investimen­ti di pedoni, 1’297 le persone coinvolte. Le multe per divieto di sosta sono state 24’219 con una media giornalier­a di 93 sanzioni da 41 a 168 euro. Le rimozioni di automezzi sono state 1’135, numerose le autovettur­e targate Ticino. Un numero alto di contravven­zioni, un terzo a carico di stranieri, elevate sia dagli agenti della polizia locale sia dagli ausiliari della sosta che hanno in gestione i posti blu dell’intera città (in questo caso per mancato pagamento o per tagliandi scaduti). Tutto questo all’insegna delle direttive del sindaco Alessandro Rapinese che, in più occasioni, ha parlato di linea dura, che significa più controlli. Lo scorso anno 267 veicoli sono risultati sprovvisti della copertura assicurati­va.

A far ricco il bilancio 2023 di Palazzo Cernezzi le multe per eccesso di velocità accertate dagli autovelox. Voce destinata a crescere visto che in città ne sono stati installati altri, uno dei quali in via Napoleona, una delle strade più pericolose. Palazzo Cernezzi è in attesa dell’autorizzaz­ione della Prefettura. “Più autovelox non per far cassa, ma per la sicurezza di tutti”, ribadisce Rapinese.

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