Mahomes è ‘Showtime’ anche a Buffalo
Kansas City avanza alla finale di Conference contro Baltimore. Nella Nfc, Detroit si gioca il titolo per la prima volta dal 1991 e lo fa a San Francisco
Saranno Baltimore e Kansas City nella Afc, San Francisco e Detroit nella Nfc a giocarsi, domenica, i rispettivi titoli di Conference e, soprattutto, l’accesso al Super Bowl dell’11 febbraio a Las Vegas. E se il primo turno di playoff aveva lasciato un po’ di amaro in bocca per lo scarso spettacolo offerto, il “divisional round” ha soddisfatto anche i palati più esigenti, con tre partite su quattro decise nei minuti finali. Soltanto Baltimore ha messo sotto con una certa facilità Houston, ma lo ha fatto nell’ultimo quarto, prima del quale il risultato era ancora di 17-10. Grazie a una difesa che ha chiuso la porta in faccia alle corse dei Texans (appena 38 yarde in totale) e a un attacco nel quale Lamar Jackson si è dimostrato, una volta di più, un degno Mvp stagionale (16/22, 152 yarde, due touchdown e, soprattutto, 100 yarde di corsa sulle 229 complessive), i Ravens hanno avuto la meglio di una franchigia che dal 2020 al 2022 aveva vinto appena 12 partite e che ha raggiunto il secondo stadio dei playoff con un quarterback e un head-coach al loro primo anno. Questa volta, Houston non ha alcun problema: anzi, il futuro appare roseo. All’M&T Stadium, a sfidare Baltimore ci sarà Kansas City. La franchigia del Missouri ha guadagnato l’accesso al suo sesto Championship consecutivo grazie alla vittoria nella sfida più attesa del weekend, quella contro Buffalo. E la partita non ha deluso le aspettative. È finita 27-24 per i Chiefs, in pratica su un field-goal di 44 yarde sbagliato da Tyler Bass con meno di due minuti sul cronometro. È stata una sfida dura, intensa, nella quale la chiave del successo si è rivelata essere l’abilità della difesa diretta da Steve Spagnuolo di limitare Josh Allen. Il quarterback dei Bills ha sì lanciato per 186 yarde nei 26 tentativi su 39 completati (una segnatura) e corso per 72 yarde (due touchdown), ma la copertura profonda di Kansas City ha limitato a 15 yarde il massimo guadagno via aerea. Sull’altro fronte, tanto di cappello a coach Reid che ha perseverato nel gioco di corsa, nonostante per tutto il primo tempo il “front seven” dei padroni di casa fosse risultato assolutamente invalicabile. Alla fine, bussa oggi bussa domani, il coordinatore offensivo Matt Nagy ha trovato gli aggiustamenti per perforare la difesa dei Bills e sgravare parte del peso dalle spalle di Patrick “Showtime” Mahomes. Isiah Pacheco, scelto al settimo giro del draft 2022, ha totalizzato 97 yarde e, soprattutto, ha conquistato con due corse il primo down che, di fatto, ha chiuso la partita e permesso a Mahomes di lasciar scorrere il cronometro fino allo zero. Per il quarterback cresciuto a Texas Tech, si è trattato della prima partita di playoff su sedici giocata in trasferta, ma non si è lasciato intimorire dal pubblico e ha sbagliato appena sei passaggi (17/23 per 215 yarde e due touchdown). E nel libro dei record della Nfl, ha riscritto una nuova pagina: da domenica, infatti, la coppia formata da Mahomes e da Travis Kelce è diventata quella con più touchdown in partite di playoff, staccando di una lunghezza la premiata ditta Brady - Gronkowski, mentre per il terzo posto sul podio occorre tornare agli anni Ottanta con l’intesa tra Joe Montana e Jerry Rice che fece la fortuna dei 49.ers.
Nfc, decisivi gli intercetti
A proposito di San Francisco, in una Bay Area coperta da nuvole e pioggia, poco c’è mancato che a Green Bay riuscisse il colpaccio. Alla fine Brock Purdy e compagni se la sono cavata, anche grazie a un lancio azzardato (e intercettato) di Jordan Love con meno di un minuto sul cronometro, ma il rischio di non prendere parte a una finale di Conference raggiunta nelle ultime due stagioni è stato grande. Purdy ha faticato a entrare nel ritmo partita, soprattutto nella prima parte di gara, quando la pioggia lo ha vistosamente disturbato. E non è certo stato aiutato dall’infortunio alla spalla, in entrata di sfida, di Deebo Samuel e dal conseguente adattamento del playbook. Alla fine, nonostante le 252 yarde lanciate, a caricarsi la squadra sulle spalle è stato Christian McCaffrey, con 98 yarde palla a terra e due touchdown. Tra l’altro, San Francisco ha pure sfatato il tabù che la voleva sempre sconfitta quando all’inizio dell’ultimo quarto si trovava sotto di almeno cinque punti (0 su 31): e all’ultimo cambio campo, i Packers potevano contare su un vantaggio di sette punti (21-14), purtroppo per loro vanificato dall’errore del kicker Anders Carlson, il cui field-goal sbagliato da 41 yarde a 6’ dal termine avrebbe portato il punteggio sul 24-17 e garantito quantomeno l’overtime. Invece ha spalancato la porta al touchdown del definitivo sorpasso, firmato da McCaffrey a 1’11” dal termine. Anche la sfida che ha garantito a Detroit la prima finale di Conference dal 1991 (la seconda della sua storia dopo quella del 1957) si è conclusa sul filo di lana, con il primo intercetto in carriera di Derrick Barnes a 1’39” dalla fine. I Lions, sorpresi inizialmente dalla difesa aggressiva di Tampa Bay, sono usciti alla distanza, grazie alla consolidata intesa tra Jared Goff e Amon-Ra St. Brown (287 yarde lanciate il primo, 77 ricevute il secondo), sul cui asse si è sviluppato il touchdown poi rivelatosi decisivo. Tampa Bay ha risposto con 349 yarde e tre segnature di Baker Mayfield, ma sono stati fatali i due intercetti, uno nel primo drive, l’altro nell’ultimo. Un ultimo dato statistico: degli otto quarterback impegnati nel secondo turno di playoff, Mayfield (Tampa), Goff (Detroit), Stroud (Houston), Mahomes (Kansas City), Allen (Buffalo), Love (Green Bay) e Jackson (Baltimore) sono tutti stati scelti al primo turno. Soltanto il nome di Purdy (San Francisco) non è stato chiamato tra i primi 32 giocatori del draft. Il 24enne dell’Arizona ha dovuto attendere a lungo prima di sentire squillare il telefono, addirittura fino al numero 262, l’ultimo del draft 2022. Da qui il soprannome di “signor irrilevante”, un ragazzo per il quale l’avventura nella Nfl sarebbe dovuta essere tanto bella quanto breve. E invece, mille circostanze (leggi infortuni altrui) lo hanno proiettato sul palcoscenico e domenica al Levi’s Stadium di Santa Clara affronterà in una sfida a distanza Jared Goff, nel 2016 selezionato 262 posizioni prima di lui. Lo scorso anno la finale Nfc contro Philadelphia era finita male, con un infortunio al gomito del braccio di lancio: questa volta Purdy spera di far tacere tutti coloro i quali non hanno avuto il coraggio di riporre fiducia in lui.