Addio al regista Norman Jewison
È morto a 97 anni il regista canadese Norman Jewison, a suo agio con la commedia (‘Stregata dalla Luna’, con Cher), il musical (‘Fiddler on the Roof’), il dramma razziale (‘La Calda Notte dell’Ispettore Tibbs’) e il thriller (‘Il caso Thomas Crown’). Sette volte candidato agli Oscar, Jewison aveva ricevuto dall’Academy, nel 1999, il prestigioso Irving G. Thalberg Memorial Award. Da regista era noto per essere riuscito a strappare grandi performance ai suoi attori, dodici dei quali sono stati candidati ai premi più illustri del cinema.
Jewison aveva toccato con mano la piaga della segregazione razziale in America quando, giovanissimo, era salito su un pullman a Memphis e il mezzo, dopo una falsa partenza, si era fermato: ‘colpa’ sua, che si era seduto in fondo, nella parte riservata ai neri, mentre i bianchi come lui avevano diritto ai posti davanti. Il 18enne futuro regista scese a terra: “Fu la prima volta in cui mi resi conto del pregiudizio razziale”, disse anni dopo in una intervista alla National Public Radio. Nel 1967, seguendo il consiglio di Robert Kennedy, Jewison si accollò il progetto di ‘In the Heath of the Night’ (La calda notte dell’ispettore Tibbs), con Sidney Poitier nella parte del detective afroamericano Virgil Tibbs e Rod Steiger in quella di un commissario razzista, impegnati entrambi a risolvere un caso di omicidio nel sud degli States. Quattro giorni prima degli Oscar, Martin Luther King venne assassinato e la cerimonia fu sospesa per due giorni: Mike Nichols vinse come miglior regista con ‘Il laureato’, ma il film di Jewison portò a casa 5 statuette. Sempre sui temi del razzismo, Jewison aveva poi diretto ‘La storia di un soldato’ e ‘The Hurricane’, con Denzel Washington nella parte di Rubin ‘Hurricane’ Carter, un pugile ingiustamente accusato di omicidio.