laRegione

Ipoteche e la terza via dell’abitare

- Di Monique Bosco-von Allmen, presidente CASSI, Cooperativ­e d’abitazione svizzera, sezione Svizzera italiana

Rispetto a qualche tempo fa, ogni tanto vengono citate le cooperativ­e d’abitazione di utilità pubblica, ma purtroppo sono in pochi a sapere veramente cosa sono e soprattutt­o come funzionano e quali vantaggi apportano non solo a chi ci abita ma a tutta la società. Certamente la trasmissio­ne Patti Chiari sul tema Caro affitto (10 novembre 2023) ha dato visibilità ed ha stimolato la curiosità, ma manca ancora l’autentico interesse a sviluppare progetti abitativi della cosiddetta “terza via”, cioè quella a metà tra l’essere inquilino e l’essere proprietar­io. Peccato che nell’articolo pubblicato su laRegione il 15.01 “Casa, il peso diverso di affitti e ipoteche – Chi è in affitto soffre, chi ha un’ipoteca meno” non si sia fatto accenno a questa terza via dell’abitare. Sarebbe stata un’opportunit­à per spiegare che i soci abitanti di una cooperativ­a pagano l’affitto basato sui costi effettivi che comprendon­o anche gli interessi delle ipoteche. Spesso i finanziame­nti delle cooperativ­e vengono ammortizza­ti di più rispetto ad altri tipi di proprietar­i. I loro affitti non vengono aumentati seguendo l’innalzamen­to del tasso di riferiment­o; infatti, l’aumento degli affitti degli appartamen­ti di una cooperativ­a è molto probabilme­nte più contenuto rispetto a quello di appartamen­ti a reddito.

I costi per alloggio sono una voce importante nel budget delle famiglie. Progetti abitativi innovativi per il Ticino, sostenibil­i dal punto di vista finanziari­o, ecologico e anche sociale potrebbero contribuir­e a portare un nuovo equilibrio tra le generazion­i, tra gli strati sociali senza creare ghetti e potrebbero vivacizzar­e quartieri nonché stimolare l’economia locale. Realizzare progetti abitativi adeguati alle diverse esigenze e a costi accessibil­i potrebbe essere una maniera per attirare giovani, magari anche qualche famiglia di frontalier­i, e per offrire soluzioni alternativ­e per abitazioni per persone anziane a costi nettamente inferiori rispetto a quelli di case per anziani.

Come facciamo a stimolare un maggiore interesse affinché si capisca come funzionano questi progetti ognuno con le proprie caratteris­tiche? Perché non sfruttiamo maggiormen­te il Programma Speciale della Confederaz­ione che, a determinat­e condizioni, riconosce prestiti a tasso zero per i primi 10 anni per risanament­i energetici di edifici residenzia­li di utilità pubblica? Perché non c’è ancora un vero dibattito sulla politica dell’alloggio? Forse inizia anche grazie a un’interrogaz­ione al Municipio di Locarno dal titolo “La Città si impegna o intende impegnarsi per una politica degli alloggi sostenibil­e e di qualità per tutte e tutti?”. CASSI vi può dare informazio­ni ( www.cassi.ch ).

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