Le isole di calore (che non sono sulle mappe)
Losanna – In meteorologia e climatologia l’isola di calore è il fenomeno che determina un microclima più caldo all’interno delle aree urbane rispetto alle circostanti zone periferiche e rurali. Il maggior accumulo di calore è determinato da una serie di concause, tra le quali la diffusa cementificazione, le superfici asfaltate che prevalgono nettamente rispetto alle aree verdi, le emissioni degli autoveicoli, degli impianti industriali, dei sistemi di riscaldamento e di aria condizionata a uso domestico. Al contempo, le mura perimetrali degli edifici cittadini impediscono al vento di soffiare con la medesima intensità che viene registrata nelle aree aperte.
La notizia è che il costo sanitario delle isole di calore urbane in Europa è paragonabile a quello dell’inquinamento atmosferico, secondo uno studio del Politecnico federale di Losanna. Ammonta a 180 franchi per adulto all’anno. Queste modifiche locali del clima hanno però anche effetti positivi in inverno. “Il nostro studio dimostra che le isole di calore non sono un problema di comfort, ma che hanno un costo significativo per la salute con, ad esempio, rischi respiratori e cardiovascolari più elevati, che riducono l’aspettativa di vita”, spiega Gabriele Manoli, professore assistente al Politecnico federale di Losanna. La ricerca, pubblicata sulla rivista Nature Communications, ha sondato la situazione in 85 città europee, stimando i rischi legati alla temperatura e traducendoli in costi sanitari, tenendo conto degli effetti estivi e invernali e dell’effetto netto annuale.
Lo studio stima il risparmio medio annuo per abitante adulto in Europa a 314 euro (circa 300 franchi) per gli effetti legati al freddo. A Ginevra, ad esempio, lo studio considera che le isole di calore urbane possano causare quattro decessi aggiuntivi legati al caldo ogni 100mila abitanti all’anno. Al contrario, possono prevenire 3,4 decessi dovuti al freddo. Sempre per quanto riguarda Ginevra, il costo netto della mortalità dovuta alle isole di calore è di 20,7 euro (poco meno di 20 franchi) per abitante adulto all’anno (155 euro dovuti al rischio di calore e -134 euro dovuti al freddo). A Trieste (Friuli-Venezia Giulia) è di 184,4 euro (rispettivamente 547 euro e -363 euro per il rischio di caldo e freddo). Alcune città europee hanno addirittura registrato un costo netto negativo grazie alla protezione offerta dalle isole di calore durante le stagioni fredde prolungate. A Helsinki, ad esempio, il risparmio netto è stato di 113,9 euro.