‘Pacchetto’ da oltre due miliardi E siamo soltanto all’inizio
Costi da ridurre in diversi settori, tra cui asilo e statuto S
Berna – Fine del regime straordinario per gli ucraini a beneficio dello statuto S (minori costi: oltre un miliardo di franchi); riduzione (non quantificabile) dei costi nel settore dell’asilo; minori contributi all’assicurazione contro la disoccupazione (-340 milioni); riduzione una tantum di quello ai politici federali (-100 milioni); differimento dell’entrata in vigore (“non prima del 2026”) del progetto per la custodia di bambini complementare alla famiglia (-436 milioni), in alto mare in Parlamento; aumento dell’imposta sul tabacco (-35 milioni). Sono le principali misure del pacchetto schizzato ieri dal Consiglio federale per colmare in parte il deficit di finanziamento (“verosimilmente” di oltre 2,5 miliardi di franchi già nel 2025) previsto nei prossimi anni.
La necessità di un riequilibrio parziale del bilancio della Confederazione è nota da tempo. Le ragioni sono state ribadite ieri dal Consiglio federale: crescita “a un ritmo nettamente superiore alla media” delle uscite per l’Avs e i sussidi di cassa malati; aumento graduale delle spese per l’esercito voluto dal Parlamento; probabile “progressione costante” di quelle nel settore dell’asilo; e “diverse decisioni” parlamentari (il progetto di finanziamento per gli asili nido, in particolare) che incideranno sui conti 2025. Fuori restano invece altre possibili maggiori uscite, ad esempio per accordi con l’Ue, per la ricostruzione dell’Ucraina o per un eventuale ampliamento delle assicurazioni sociali (13esima Avs, tra l’altro).
La voce più consistente (oltre un miliardo di minori costi) è quella che riguarda l’ammissione di persone provenienti dall’Ucraina. Nel 2025, per il quarto anno consecutivo, il governo farà valere uscite straordinarie. Intende però ridurre il debito e abbandonare gradualmente il principio di straordinarietà. Al più tardi nel 2028 tutte le uscite per il settore dell’asilo dovranno essere iscritte nuovamente come uscite ordinarie. In tale contesto esaminerà anche come ridurre i costi nel settore dell’asilo e per lo statuto di protezione S e, in primavera, discuterà un pacchetto di misure.
Le misure predisposte consentono di correggere il preventivo 2025 per oltre 2 miliardi di franchi. Il mezzo miliardo di deficit rimanente – indica il Consiglio federale – verrà corretto a metà febbraio, alla luce delle nuove stime sulle entrate.
Già si sa comunque che il pacchetto annunciato ieri non basterà. Nel lungo periodo occorreranno ulteriori misure. Verranno individuate grazie a “una verifica approfondita dei compiti e dei sussidi” che l’Esecutivo effettuerà “a breve”. Il Dipartimento federale delle finanze è stato incaricato di presentare entro fine marzo gli indirizzi strategici della futura manovra. Questa dovrà comprendere “anche le uscite vincolate per legge e i fondi esistenti”. Saranno dolori, quindi.