Da Soletta un premio alla verità
A‘Die Anhörung’ di Lisa Gerig, documentario sui richiedenti l’asilo respinti, il Prix de Soleure. A ‘Echte Schweizer’ di Luka Popadic il Premio del pubblico
Il ‘Prix de Soleure’ delle 59esime Giornate cinematografiche di Soletta è stato assegnato al documentario ‘Die Anhörung’ di Lisa Gerig. ‘Echte Schweizer’ di Luka Popadic ha vinto il Premio del pubblico, che ha nominato anche ‘2720’ come miglior cortometraggio e ‘Shrimp’ come miglior film d’animazione.
‘Die Anhörung’ segue la vicenda di quattro (veri) richiedenti l’asilo respinti che rivivono la loro udienza (ricostruita) con funzionari (veri anch’essi) della Segreteria di Stato della migrazione (Sem). “Il documentario rivela come funzionano le udienze in materia di asilo e convince per la sua onestà e lucidità”, fa sapere la giuria. “La ricostruzione della situazione degli interrogatori con veri richiedenti l’asilo e dipendenti della Sem si trasforma in un drammatico film in cui i destini vengono gradualmente svelati (...). Il colpo di genio della regista riesce a estrarre i protagonisti dal loro ruolo di vittime e ad aprire così uno spazio e una sorta di giustizia compensativa”. Il film è stato prodotto da Maurizius Staerkle Drux ed Eva Vitija dell’Ensemble Film, in coproduzione con la Srf.
Il premio, del valore di 60mila franchi, viene assegnato in parti uguali alla regia e alla produzione del film. Lisa Gerig ha studiato cinema a Zurigo e Ginevra, specializzandosi in montaggio. ‘Die Anhörung’ è il suo primo lungometraggio, scelto su tutti dalla giuria composta dall’attrice Miriam Stein, dalla storica del cinema e condirettrice del ‘Cinema Ritrovato’ di Bologna Mariann Lewinsky e dal premio Nobel per la chimica Jacques Dubochet.
Dall’esercito alla ‘Crevette’
‘Echte Schweizer’ di Luka Popadic, regista e ufficiale dell’esercito svizzero, offre una panoramica dell’esercito dal punto di vista di Saâd, Thuruban, Andrija e da quello del regista stesso, ufficiali svizzeri di origine serba, srilankese e tunisina, mettendo in discussione, con ironia, i pregiudizi che esistono intorno alle nozioni di patria, appartenenza e integrazione. Popadic è nato a Baden, ha studiato storia e scienze politiche a Zurigo, poi cinema all’Università di Belgrado. Il film è prodotto da Aline Schmid e Adrian Blaser di Beauvoir Films in collaborazione con Srf, Rts, Non-Aligned Films e Mouton. Per assegnare il riconoscimento, del valore di 20mila franchi, il pubblico ha votato online quest’anno per la prima volta.
Il premio per il miglior cortometraggio (10mila franchi) è stato assegnato a ‘2720’ di Basil Da Cunha, film nel quale una bimba di sette anni di un quartiere disagiato di Lisbona cerca di ritrovare il fratello maggiore, scomparso dopo una violenta retata nel quartiere da parte della polizia. Basil Da Cunha è nato nel 1985 a Morges e ha nazionalità svizzera e portoghese. È anche autore del lungometraggio ‘Manga d’terra’, presentato anch’esso nell’edizione delle Giornate del cinema appena conclusa.
Il premio per il miglior film d’animazione è andato invece a ‘Crevette’ di Elina Huber, Noémi Knobil, Jill Vágner e Sven Bachmann, un cortometraggio di cinque minuti prodotto da studenti dell’Alta scuola di Lucerna (Hslu) e coprodotto dalla Srf: tramite la storia di un gamberetto che si trasforma in embrione, il corto affronta il tema della paura della gravidanza.