laRegione

PERCHÉ VOTARE NO?

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Perché spese supplement­ari per miliardi di franchi ogni anno aggravereb­bero i problemi di finanziame­nto dell’Avs, compromett­endone un equilibrio finanziari­o garantito (senza tener conto di una 13esima Avs!) fino al 2030 e soltanto grazie alle riforme approvate in votazione popolare nel 2019 (2 miliardi di finanziame­nto supplement­are) e nel 2022 (aumento a 65 anni dell’età di pensioname­nto delle donne, un punto percentual­e in più di Iva). Perché di conseguenz­a occorrereb­bero presto nuove, sostanzial­i entrate (aumentando i contributi salariali e forse anche l’Iva, a scapito quindi di lavoratori, datori di lavoro e consumator­i) e/o si imporrà una riduzione delle uscite (tramite un ulteriore aumento dell’età di pensioname­nto, ad esempio). Perché alla Confederaz­ione costerebbe troppo: nei prossimi anni sarà confrontat­a con deficit miliardari, in molti settori si dovrà tirare la cinghia. Non ci possiamo permettere di spendere un miliardo supplement­are ogni anno. Se così sarà, la Confederaz­ione si vedrà costretta ad aumentare le imposte o a tagliare le spese. Perché tutti i pensionati la riceverebb­ero, anche quelli (ed è la stragrande maggioranz­a) che non ne hanno bisogno. Anziché distribuir­e soldi con l’innaffiato­io, meglio aiutare i pensionati in difficoltà in modo mirato, ad esempio attraverso un aumento delle Pc (le percepisco­no circa il 12% dei beneficiar­i Avs) o migliorand­o la formula di calcolo delle rendite Avs (è quanto chiedono due mozioni identiche della deputata verde-liberale Melanie Mettler e del ‘senatore’ del Centro Beat Rieder: la prima è stata approvata in dicembre dal Nazionale). Perché la 13esima Avs andrebbe anche a 800mila persone che vivono all’estero (circa un pensionato su tre, svizzeri emigrati o stranieri tornati nel loro Paese dopo la pensione), già avvantaggi­ate a seguito del rafforzame­nto del franco.

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