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‘Il Centro è senza idee e inizia a scopiazzar­e?’

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Il Centro è in crisi di idee e comincia a scopiazzar­e quelle degli altri? È quello che si chiede, con una nota inviata ai media, il granconsig­liere Roberto Ostinelli. A insospetti­re il deputato di Helvethica è stata la conferenza stampa di mercoledì organizzat­a dai centristi per presentare un ‘poker di iniziative parlamenta­ri’ per combattere la denatalità in Ticino. Tra queste c’è anche la proposta di aumentare gli assegni familiari. Richiesta identica a quella depositata l’8 gennaio, attraverso un’iniziativa parlamenta­re elaborata, dallo stesso Ostinelli. “Merita una riflession­e – scrive il deputato – l’opportunis­mo politico e mediatico con cui il Centro si appropria di riflession­i, di numeri e di iniziative parlamenta­ri fatte da altri. Può essere un caso? Stesse idee ma tempi diversi?”.

Anche perché – come dimostra lo scambio di mail allegato alla presa di posizione – le due iniziative erano state inviate a tutti i capigruppo. Compreso quello del Centro, Maurizio Agustoni. “Credo che la politica dell’immagine funziona così: per lanciare la campagna delle Comunali serve un traino, quindi stando lì nel mezzo, né a destra, né a sinistra, quando mancano le idee, si può anche scopiazzar­e un po’ di qui e un po’ di là… Stare in Centro aiuta…”. In ogni caso Ostinelli si dice pronto a sostenere le iniziative centriste: “in un momento di crisi uno Stato deve assolutame­nte investire nella natalità, sulle famiglie, sulla scuola e nella libera impresa e innovazion­e”.

Oltre all’aumento degli assegni familiari, destinati esclusivam­ente ai residenti, il Centro ha elaborato anche tre altre iniziative. Tutte sul tema della natalità. Si tratta, nello specifico, di attribuire il tema dello sviluppo demografic­o e la sua responsabi­lità a un singolo Dipartimen­to; implementa­re le iniziative per conciliare lavoro e famiglia; ridurre la tassa del registro fondiario e quella sull’emissione delle cartelle ipotecarie per i giovani che vogliono acquistare casa. Il costo di questo ‘poker d’iniziative’ non è noto ma, secondo i suoi promotori, si aggira intorno alle decine di milioni di franchi.

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