Nel 2024 consigliamo una tattica d’investimento attiva
«Un mandato di gestione patrimoniale è indicato per investitori che desiderano una soluzione d’investimento completa»
Il 2024 dovrebbe essere un anno borsistico volatile. Per avere successo e realizzare degli utili in un contesto di mercato difficile, gli investitori devono adottare una tattica attiva. Il Check del patrimonio aiuta a porre correttamente le basi già a inizio anno. Il 2023 non è stato un anno borsistico per nervi fragili. Forti oscillazioni dei corsi hanno tenuto gli investitori con il fiato sospeso: inizio fulmineo, poi crisi delle banche, in estate crolli dei corsi su ampio fronte e infine toni più concilianti e speranza di tassi in calo nell’ultimo trimestre. Su tutto l’arco dell’anno, una strategia bilanciata in franchi svizzeri ha fruttato un rendimento del 4 per cento circa, che è praticamente in linea con la media di lungo termine. Ora vi sono elevate aspettative che il recente trend positivo prosegua anche nel 2024.
Tuttavia Fabrizio Delcò, Responsabile Investimenti presso Raiffeisen Svizzera Sede Svizzera italiana, frena l’euforia: «Sebbene riteniamo che i tassi di riferimento abbiano raggiunto il loro livello massimo, l’ottimismo dei mercati è eccessivo. Prevediamo un primo moderato intervento sui tassi verso il basso solo in estate. Entro fine 2024 la Banca centrale europea e la Banca centrale USA (Fed) dovrebbero effettuare tre riduzioni dei tassi ciascuna, mentre la Banca nazionale svizzera una». I tassi di riferimento resteranno presumibilmente ancora un po’ al livello attuale.
Meno ordini, meno occupazione
Con la loro politica dei tassi le banche nazionali puntano a un «soft landing», ovvero a una lotta all’inflazione che non si trasformi in recessione. Fabrizio Delcò è scettico in merito alla riuscita di questa manovra ovunque: «L’atterraggio dovrebbe essere più brusco di quanto si aspetti il mercato». La Germania, ad esempio, si trova già in recessione e anche le economie nazionali dell’Eurozona e del Giappone hanno registrato una contrazione nel terzo trimestre 2023. La grande eccezione è costituita sinora dagli USA, dove, tuttavia, nel 2024 dovrebbe a sua volta crescere ulteriormente l’effetto frenante dei passati aumenti dei tassi.
Anche sul mercato del lavoro si mostrano i primi segnali di un raffreddamento. Presso molte aziende industriali gli ordinativi sono inoltre nettamente diminuiti. Le chiusure annuali e il primo trimestre 2024 dovrebbero quindi essere fonte di qualche delusione, soprattutto nei valori ciclici», afferma lo specialista in investimenti.
Tattica e tempistica sono decisive
Speranze relative ai tassi e preoccupazioni economiche caratterizzeranno il 2024. Cosa significa questo per gli investitori? Fabrizio Delcò: «Limitarsi ad attendere non è una strategia opportuna nel 2024. In altre parole: con soli investimenti passivi e un classico approccio «Buy and Hold» difficilmente gli investitori avranno successo. Occorre una tattica d’investimento attiva per sfruttare le opportunità ed effettuare di tanto in tanto prese di beneficio». Se le prospettive congiunturali piuttosto fiacche si confermano, soprattutto nel primo semestre ci si dovranno attendere cali dei corsi delle azioni cicliche, in cui rientrano ad esempio valori tecnologici o titoli del settore automobilistico. «Nel primo semestre privilegiamo aziende dei settori difensivi quali salute, generi alimentari, telecomunicazioni o servizi. Preferiamo pertanto il mercato azionario svizzero, che è caratterizzato da tali titoli», spiega Fabrizio Delcò.
Se nel secondo semestre i tassi scendessero effettivamente e le banche nazionali puntassero su una politica monetaria espansiva, potrebbe imporsi una rotazione settoriale. «Sarebbe allora di nuovo interessante inserire maggiormente in portafoglio azioni di valori ciclici», afferma l’esperto in investimenti. Esse dovrebbero infatti beneficiare in modo particolarmente forte di una ripresa della congiuntura.
Le obbligazioni rimangono interessanti
Nel 2023 si è registrato un comeback delle obbligazioni, i cui rendimenti hanno raggiunto livelli molto interessanti. Sebbene nelle ultime settimane i tassi siano di nuovo scesi, anche nel 2024 le obbligazioni restano parte integrante di un portafoglio diversificato. «In tal senso poniamo l’accento su obbligazioni investment grade qualitativamente solide con durate da brevi a medie», afferma Fabrizio Delcò. Quale integrazione al portafoglio sono attualmente interessanti i fondi immobiliari svizzeri: gli aggi – ovvero gli aumenti di corso dei fondi rispetto al valore netto d’inventario (NAV) – sono nettamente scesi negli ultimi 24 mesi. Inoltre, gli interessi ipotecari hanno probabilmente già raggiunto il loro culmine, per cui non dovrebbero verificarsi grandi correzioni dei prezzi sul mercato immobiliare.
L’incertezza geopolitica è favorevole a oro e franco svizzero
A seguito dello scoppio della guerra nel Vicino Oriente, le incertezze geopolitiche sono ulteriormente cresciute. Fortunatamente i timori di un’espansione del conflitto a livello regionale non si sono avverati, tuttavia gli investitori dovrebbero continuare a tenere d’occhio questa problematica. La tendenza alla deglobalizzazione e un riarmo a livello globale potrebbero infatti alimentare l’inflazione e comportare ulteriori oscillazioni del mercato. In questo contesto – come sempre in tempi difficili – anche l’oro resta interessante: nei portafogli Raiffeisen la sua quota è attualmente del 7 per cento. I porti sicuri sono ricercati anche nelle valute. Fabrizio Delcò: «Prevedo una persistente forza del franco svizzero, anche soltanto per il solido bilancio, il ridotto indebitamento e l’inflazione relativamente contenuta».
Il momento giusto per un’analisi del portafoglio
Per posizionarsi in modo promettente per il 2024 è consigliabile effettuare un’attenta analisi del proprio portafoglio a inizio anno. «Mutate condizioni di vita dovrebbero riflettersi nella strategia d’investimento», spiega Fabrizio Delcò. Dopo gli alti e bassi dell’anno scorso è inoltre importante verificare se il portafoglio è diversificato in modo sufficientemente ampio o se sono insorti grandi rischi. «Se un singolo settore – come ad esempio quello tecnologico nel 2023 – ha avuto una performance particolarmente positiva, la ponderazione potrebbe ora essere troppo elevata. In tal caso sarebbe opportuno effettuare un rebalancing e realizzare una presa di benefici parziale».
Le soluzioni Raiffeisen
Per attuare una tattica d’investimento attiva e professionale, le soluzioni di gestione patrimoniale Raiffeisen costituiscono il modo ideale per investire il proprio patrimonio con una gestione efficiente della strategia e della tattica del portafoglio. Con le soluzioni di gestione patrimoniale Raiffeisen, i clienti affidano le loro esigenze e i loro obiettivi – la Banca si occupa della loro attuazione. Gli esperti d’investimento controllano e ottimizzano costantemente il portafoglio secondo la strategia d’investimento concordata, affinché il patrimonio sia sempre investito in modo ottimale. Raiffeisen offre diverse possibilità per beneficiare dei vantaggi della gestione patrimoniale.
Un mandato di gestione patrimoniale è indicato per investitori che desiderano una soluzione d’investimento completa e che apprezzano un’assistenza personale. I mandati permettono inoltre un’elevata possibilità di personalizzazione grazie alla scelta del profilo di rischio e al focus degli investimenti.