Unrwa, licenziati in 12 ‘Accuse scioccanti’
New York/Berna – Da settimane Israele sostiene che il personale dell’Unrwa ha avuto un ruolo negli attacchi di Hamas del 7 ottobre. Ma questa volta le accuse devono essere sostenute da prove circostanziate, poiché hanno portato al licenziamento di 12 membri dell’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (che nella Striscia ha 13mila dipendenti), oltre a scatenare la dura reazione dei vertici del Palazzo di Vetro, ma anche di Washington e Bruxelles.
Israele ha fornito «informazioni sul presunto coinvolgimento di diversi dipendenti nei terribili attacchi del 7 ottobre. Per proteggere la capacità dell’agenzia di fornire assistenza umanitaria, ho preso la decisione di rescindere immediatamente i contratti di queste persone e di avviare un’indagine per stabilire senza indugio la verità», ha annunciato il commissario generale di Unrwa Philippe Lazzarini, ribadendo la condanna degli attacchi di Hamas e parlando di «accuse scioccanti». Lazzarini non ha rivelato il numero dei membri interessati dalle accuse, né la natura di tale presunto coinvolgimento, ma ha assicurato che «qualsiasi dipendente coinvolto in atti di terrorismo sarà ritenuto responsabile, anche attraverso procedimenti penali». Il segretario generale Antonio Guterres si è detto «inorridito dalla notizia». Il Dipartimento federale degli affari esteri (Dfae) ha dichiarato di essere “estremamente preoccupato” per le “gravissime” accuse. La Svizzera si aspetta che l’indagine faccia “tutta la luce possibile”, dopodiché “deciderà quali azioni intraprendere”. La Confederazione “ha una tolleranza zero per qualsiasi sostegno al terrorismo, incitamento all’odio o incitamento alla violenza”, indica il Dfae in un’e-mail. “Si aspetta la stessa intransigenza dai suoi partner”. Berna “si attende inoltre che vengano prese misure immediate in caso di accuse credibili”.