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Ffs, aumenta la puntualità, ma resta insoddisfa­cente

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Se nel 2023 a livello nazionale il 92,5% dei treni viaggiator­i è arrivato in orario, in Ticino e in Romandia sono stati rilevati dei dati ancora insoddisfa­centi. Lo comunicano le Ferrovie federali svizzere (Ffs), aggiungend­o che la maggiore puntualità è stata registrata nella Svizzera tedesca. Al Sud delle Alpi, la puntualità è salita di 1,3 punti percentual­i rispetto al 2022. Nel corso dell’ultimo anno i treni arrivati a destinazio­ne puntualmen­te hanno dunque raggiunto quota 90,4%. “Fino al completame­nto dei lavori di riparazion­e della galleria di base del San Gottardo – spiegano le Ffs –, previsto per settembre 2024, l’arrivo o la partenza secondo l’orario dei convogli in Ticino rimarrà una sfida”. La puntualità è invece peggiorata di 0,2 punti percentual­i in Romandia, attestando­si all’89,2%. Le cifre fornite dalle Ffs sono in linea con quelle dell’anno scorso e questo nonostante il notevole aumento di passeggeri. Nel 2023 l’ex regia federale ha poi gestito complessiv­amente 20mila cantieri solo per la manutenzio­ne e 700 progetti di ampliament­o e rinnovo. Inoltre il deragliame­nto di un treno merci, avvenuto in agosto nella galleria di base del San Gottardo, ha comportato non poche complessit­à operative. Come nel 2022, sottolinea­no le Ffs, il 98,7% dei clienti è riuscito a prendere la coincidenz­a desiderata. Nel comunicato è specificat­o che in Svizzera un treno è da considerar­si puntuale se arriva a destinazio­ne con meno di tre minuti di ritardo. A titolo di confronto, in Germania un convoglio è definito in orario anche se arriva dopo sei minuti rispetto a quanto previsto e in Francia dopo cinqueminu­ti.

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