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Dall’Africa alla Romania il cuore di Gabriella

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Il lungo viaggio anche interiore che – a tappe – ha portato Gabriella Balemi Cattori in un primo momento alla scoperta, poi al confronto e infine alla cooperazio­ne, parte dalle radici che affondano saldamente a Tenero, dove è nato suo padre Luigi Cattori, come lei mosso dalla grande passione per l’esplorazio­ne di mondi lontani e la conoscenza di culture diverse. Il Municipio le ha dedicato il 24 gennaio una serata nel programma di incontri per raccontare la sua storia di crescita personale cominciata con la prima trasferta per lavoro in Canada, dove ha conosciuto il marito Pierino Balemi, e che oggi continua a intrecciar­si con l’attività di volontaria­to alla quale di recente ha dedicato due libri: “Moi, toubab au Sénégal – Mon histoire en terre d’Afrique”, e “Viaggio nel Paese delle Meraviglie”, il diario dei suoi progetti in Romania.

Nella sala comunale multiuso gremita di pubblico è stata proiettata una serie di immagini, compresi alcuni scatti del reporter Mauro Minozzi, tra gli ospiti della conferenza. Con un gruppo di allievi dell’I.I.S. Bodoni-Paravia di Torino, dove insegna, ha promosso la realizzazi­one del documentar­io “Keur Gaby – Le storie di ‘Mboro”, girato nel febbraio del 2023. Gabriele Chiesa (videomaker e autore del montaggio), Margherita Compagnone e Laura Vaglio Tessitore (responsabi­li della fotografia) hanno commentato con entusiasmo un breve estratto del film al centro della loro esperienza di formazione solidale.

Al tavolo dei relatori si sono alternati anche Paola Solcà, ricercatri­ce Supsi, che finora ha coordinato 17 stage all’estero nel settore sociale e ha posto l’accento sull’importanza di rovesciare la prospettiv­a, imparando dai profession­isti attivi sul territorio invece di esportare modelli e insegnamen­ti; Michel Candolfi, vicedirett­ore del Centro profession­ale tecnico di Locarno, che a sua volta ha valorizzat­o la dimensione dello scambio e del gemellaggi­o tra classi di apprendist­i nel quadro dell’apprendime­nto per contribuir­e all’integrazio­ne dei giovani nel mondo del lavoro; e Dario Bianchi, docente, artista e pittore, che ha curato la stesura del volume dedicato all’Africa, di cui ha evocato l’incanto di colori, suoni, aromi e vibrazioni.

“Stare con” e“fare insieme” sono le parole chiave che hanno fatto da collante ai vari interventi menzionate da Giorgio Comi, moderatore e conduttore di un momento di condivisio­ne voluto anche per ritrovare ottimismo oltre la drammatica attualità.

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