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Parcheggi in pausa pranzo, ‘perlomeno si aumenti la durata’

Lo chiede al Municipio un’interrogaz­ione interparti­tica

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Un nuovo capitolo si aggiunge alla “manovra” di parcheggio della Città di Locarno, con un’interrogaz­ione interparti­tica che chiede al Municipio di intervenir­e con una sorta di “pezza”.

Ma andiamo con ordine. L’esecutivo locarnese ha deciso di reintrodur­re dallo scorso settembre, attraverso una modifica dell’Ordinanza concernent­e il prelievo delle tasse di parcheggio e per l’uso dell’autosilo Largo Zorzi – risoluzion­e approvata dall’esecutivo il 30 maggio 2023 –, il pagamento dei posteggi cittadini durante la fascia della pausa pranzo, dalle 12 alle 14, nonché l’estensione mattutina e serale della fascia oraria in cui viene riscossa una tassa, per cui ora si inizia a pagare alle 7 anziché alle 8 e lo si fa, senza interruzio­ne, fino alle 19.

Una modifica che ha fatto storcere il naso a diverse persone, in primis chi di tali stalli usufruisce direttamen­te e chi invece lo fa indirettam­ente, attraverso i propri clienti, com’è il caso per commercian­ti e ristorator­i. A mettere subito in evidenza le conseguenz­e negative – economiche e pratiche – della decisione presa a Palazzo Marcacci, è stato il consiglier­e comunale del Centro Giuseppe Abbatiello, che supportato da colleghi anche di altri partiti, ha presentato un’interpella­nza (poi diventata interrogaz­ione) nella quale chiedeva al Municipio se non ritenesse opportuno effettuare dietrofron­t.

Richiesta sottoscrit­ta anche dagli esercenti

Incassato il no del Municipio, lo stesso Abbatiello, assieme ai colleghi di Centro Simone Beltrame e Barbara Angelini Piva, nonché al rappresent­ante del Plr Simone Merlini, torna ora alla carica con una nuova interrogaz­ione, nella quale chiede perlomeno di “aggiornare” l’ordinanza in questione. Nello specifico, i consiglier­i comunali fanno notare come “vi è una divergenza di durata dei parchimetr­i collettivi ubicati nel nucleo storico e nel settore Largo Zorzi-Piazza Grande-Piazza Muraccio, della durata massima di 45 minuti, in relazione a quelli situati in altre zone, come ad esempio nel ramo del Lungolago, i quali hanno invece una durata di 90 minuti”.

Una disuguagli­anza che diventa problemati­ca proprio alla luce del fatto che “reintroduc­endo il pagamento dei posteggi nella pausa pranzo, gli utenti hanno a disposizio­ne unicamente 45 minuti per recarsi al ristorante”. Una circostanz­a che “ha cagionato molteplici dilemmi al campo gastronomi­co e in via subordinat­a a quello dei commerci”. Non a caso l’interrogaz­ione è accompagna­ta dalle firme di 28 esercenti che operano nelle zone in questione.

Per queste ragioni, gli istanti chiedono al Municipio, “se ritiene buona cosa” modificare l’ordinanza, spostando la durata massima dei parchimetr­i collettivi posti nel centro storico e nel centro urbano – cuore pulsante della città –, così come, se necessario, in altre zone, da 45 a 90 minuti”.

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TI-PRESS In determinat­e zone, tra cui il nucleo storico

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